lo spunto

Evitato un calcio nel fango

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Lasciatecelo dire, che in Lega Serie A sia andata in scena una surreale e grottesca battaglia politico-diplomatica tra chi avrebbe voluto giocare e chi no rappresenta a pieno titolo la totale mancanza di contatto con la realtà del calcio. Basta guardare le foto delle ultime ore di via Andrea Costa, con ancora camion e container a togliere fango e mobili, volontari ricoperti di fango a spalare, rivedere i video delle acque che invadono le strade per capire che non ci sarebbe dovuta essere nessun tipo di discussione sul tema. Non si tratta di prendersi un vantaggio a livello sportivo, anzi il Bologna avrebbe giocato contro un Milan senza due giocatori, ma semplicemente di analizzare la situazione della zona e di non sfruttarla per avere un tornaconto personale, cioè premere per una partita a porte chiuse che di fatto avrebbe avvantaggiato i rossoneri. Quello sì, eventualmente, avrebbe rappresentato una botta alla regolarità del campionato e una sconfitta per l'intero movimento. Alla fine, il Bologna è riuscito a tenere la barra dritta, perché giocare a Empoli e Como sarebbe stato un insulto e un ulteriore smacco a questa forte e fragile terra. Meno male non è andata così, sarebbe stato un calcio nel fango. Non solo metaforicamente parlando.

ps: cari milanisti inviperiti, in primis Scaroni, provate a fare un salto da queste parti, in modo tale che la vostra non comprensione sull'accaduto possa trovare, in pochi secondi, un barlume di coscienza e lucidità


tutte le notizie di