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ESCL. TBW – Palazzoli (pres. Felsina): “Orgogliosi della salvezza. Zanerini da lassù ci ha dato una mano”

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

C’è poi un delicato tema relativo al centro sportivo. La vostra base è il Corticelli, ma non è tutto oro quello che luccica, vero?

“Purtroppo il Centro Sportivo Corticelli ha delle gravi lacune di gestione. Fin dal principio, le società che insieme dovevano gestirlo si sono messe a litigare. Questo ha portato a tante situazioni di stallo che hanno impoverito il CSC. L’impianto è del Comune e dato in gestione con bando fino al 2034, c’è necessità di un cambio di marcia, i campi da gioco sono ormai consumati e lisi, devono essere cambiati. Molti spogliatoi sono da rifare soprattutto nella palestra del basket. Insomma ci sarebbe da fare. Noi siamo sempre pronti a subentrare o anche ad affiancare e in qualche modo a interagire, con il Comune un canale aperto ma è sempre complicato”.

C’è qualcosa di cui va fieramente orgoglioso? Non le nascondo che c’era un po’ di scetticismo verso questa stagione…

“Beh sono orgoglioso oltre di essere riuscito a salvare il Felsina con una squadra così giovane e nonostante le sfortune che si sono accavallate e aggiunte. Mi sembra di stare riuscendo a creare quel senso di appartenenza che in tante occasioni noto che è mancato. Siamo una società giovane, dobbiamo crescere. Vorrei che il parametro dei ragazzi non fosse solo il denaro, ma anche e soprattutto improntato sui valori importanti della vita che non sono necessariamente solo i soldi. Noi con i nostri format extra calcio proviamo a dare un aiuto, e parlo di Un 10 in Campo, Allo Stadio con Felsina, Allo Studio con Felsina, Ansabbio Onlus e And the winner is… ma poi I ragazzi la strada devono prenderla in autonomia. Sarebbe da insegnare anche a tanti adulti, guadagnare, guadagnare per poi non dare indietro nulla alla comunità, che senso ha? Voglio anche segnalare che dall’anno prossimo le squadre giovanili avranno un nuovo partner che sarà la Fundacion Mario Parmadi La Paz in Bolivia, un centro specializzato in neuroriabilitazione che opera da oltre 20 anni e aiuta centinaia di bambini e che è dedicata al neurologo Mario Parma, mio zio. Io ci lavoro da qualche anno ed è veramente soddisfacente aiutare e dedicare tempo agli altri, a chi ha veramente bisogno. Tornando al calcio la vera realtà è che dopo la retrocessione dello Junior Corticella siamo la seconda squadra di Bologna e ne andiamo fieri e orgoglioso. Soprattutto quest’anno”.