lo spunto

Bologna, enigma esterni offensivi. E con Zirkzee che si fa?

Puntare ancora sugli esterni o provare Zirkzee? A Thiago Motta il difficile compito di trovare una strada maestra che faccia rendere tutti e che porti al Bfc punti in classifica

Manuel Minguzzi

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Partiamo con la solita premessa, che spesso serve ad addolcire la pillola prima di una critica neanche troppo velata: dopo una sola partita dare giudizi definitivi, o sentenze sommarie, su Thiago Motta non è pensabile né tantomeno corretto. Ora, resta però innegabile il fatto che il neo mister abbia deciso di puntare sugli esterni offensivi, coloro che, a detta di tanti, Siniša Mihajlović aveva sacrificato e svalutato. La prima partita, quella con l'Empoli, ci ha però detto che Orsolini e Barrow non hanno spiccato il volo, anzi sembrano aver continuato nel solco di sempre, cioè tra alti e bassi, rendimento ondivago, sprazzi di luce alternati a lunghi periodi di buio. Non a caso, molti colleghi sostengono che per domenica allo Stadium sia in vantaggio il redivivo Sansone, classe 1991, al cospetto di chi è sei o sette anni più giovane. Insomma, Motta è arrivato per rivitalizzare i giovani esterni per ricreare valore a plusvalenza, ma il rischio è che il più pimpante sia il veterano arrivato tre anni e mezzo fa per salvare il Bologna.