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53 punti con un 2020 potenzialmente migliorabile

di Gionni Forlenza

Manuel Minguzzi

Il Bologna dopo la vittoria di domenica a Lecce, chiude l’anno solare a 53 punti dopo un inizio shock col pareggio di Ferrara e la sconfitta interna tra le più pesanti della storia del Bologna, 0-4 ad opera del Frosinone poi retrocesso. 53 punti grazie anche agli ultimi 9 ottenuti nelle ultime 4 partite.

Ora, con gli arrivi di Dominguez, un centrale di difesa e forse una punta (se parte Destro) con Vignato già del Bologna, trequartista prelevato dal Chievo e lasciato a Verona fino a fine stagione, ecco che il Bologna potrà terminare questa stagione migliorando il decimo posto e al tempo stesso, migliorare nell’anno solare 2020, i 53 punti. Si attende peraltro il salto di qualità di Svanberg che da quando è arrivato, ha mostrato buone qualità ma non sempre espresse del tutto. Giocatore che ha testa e gamba, sono certo che esploderà definitivamente. Tomiyasu è stato un acquisto azzeccatissimo; ero pronto a scommettere su di lui perché lo avevo visto spesso giocare nel Sint-Truiden squadra belga e anche nella nazionale giapponese. Schouten ha già fatto vedere in quei pochi frangenti che è stato utilizzato le sue qualità. Giocatore che tende a mettere ordine a centrocampo e ad impostare l’azione. Vediamo se riuscirà ad imitare la carriera di Ciccio Marocchi.

Dominguez ci sorprenderà; ha colpi e giocate non indifferenti. Sarà un po’ il jolly da centrocampo in su anche se preferisce giocare sopra alla linea della palla. I 2-3 acquisti di gennaio, sicuramente aiuteranno ad aumentare la qualità di questa rosa e a ridurre qualche amnesia difensiva che ci è costata la terza peggior difesa del campionato. Orsolini se impara a giocare sui suoi livelli con continuità, diventerà tra i 5-6 giocatori italiani più importanti nel prossimo decennio. Palacio più invecchia e più diventa forte e non ci sono più aggettivi per definirlo; Soriano si sta confermando su altissimi livelli, Sansone bene specie all’inizio e alla fine.

E’ stato un anno particolare sotto la guida di mister Mihajlovic arrivato a Bologna dopo l’esonero di Pippo Inzaghi a gennaio inoltrato. Ha prima salvato il Bologna realizzando 30 punti nelle ultime 17 partite del campionato scorso poi la leucemia che lo ha colpito a luglio, ne ha frenato in parte quelle che erano le ambizioni societarie e dei tifosi dopo che Saputo nel mercato estivo, aveva investito oltre 50 milioni di euro. Tutta Bologna e non solo ha vissuto col fiato sospeso seguendo il Bologna e al tempo stesso le sorti del mister, giorno dopo giorno tra emozioni, affetti, speranze e qualche certezza che arrivava dai medici e dallo stesso Sinisa; una vera forza della natura. A quei livelli, quando si diventa prima campioni in campo e poi allenatori, si perde un po’ la misura della vita, fatta per la maggior parte delle persone di sacrifici, ristrettezze, di scelte e tutto quello che il quotidiano ti sbatte in faccia. Mihajlovic ha riscoperto le cose più semplici della vita, dal poter respirare all’aria aperta, ai valori del quotidiano e la famiglia, dove nella vita da professionisti, un po’ la si perde di vista. La società e Bologna città estremamente civile e votata a stringersi attorno nel momento del bisogno, hanno fatto il resto. Con un Mihajlovic quasi a pieni regimi e gli arrivi di gennaio, si potrà tornare a correre più forte. Buon Natale e Buon Feste a tutti i tifosi rossoblu.