lo spunto

Vietato sbagliare gol facili

L'errore di Dzemaili 'condanna' il Bologna al pari, ora serve trovare cinismo

Manuel Minguzzi

Un punto in due partite per il Bologna in avvio di campionato contro due dirette concorrenti, l'inizio è a rilento ma a condannare i rossoblù, attualmente, è lo scarso cinismo sotto porta.

La sensazione, al netto del calo della ripresa, è che l'occasione di Blerim Dzemaili avrebbe potuto spianare la strada ai felsinei. Meglio il Bologna nel primo tempo, nettamente meglio, creando due nitide palle gol che è bene, da ora in avanti, iniziare a sfruttare. Soprattutto la prima con un giocatore solo davanti al portiere. Perché quella rete avrebbe fatto uscire il Frosinone lasciando al Bologna la possibilità di speculare e ripartire, ciò che gli riesce naturalmente meglio. Su Poli, invece, c'è anche la bravura di Sportiello. Non indifferente anche l'occasione di Pulgar nella ripresa, l'intervento di Molinaro è provvidenziale perché ribatte lontano il pallone, mentre Sportiello, semmai ci fosse arrivato, avrebbe potuto al massimo respingere in zona con la possibilità per gli avanti rossoblù di ribattere in rete. Insomma, un pizzico di sorte è ancora avversa. Qui c'è stata tutta la partita, perché un Frosinone fuori ritmo in avvio difficilmente sarebbe stato in grado di reagire allo svantaggio.

Sul resto è evidente che il Bologna deve fare meglio. Oggi probabilmente è stata incontrata la peggiore del lotto e i rossoblù faticano ancora a trovare in maniera naturale e fluida alcune giocate offensive studiate in estate. Soprattutto, si percepisce un certo calo nella ripresa figlio di una condizione ancora da trovare e forse di una paura di perdere ancora latente che porta i rossoblù ad irrigidirsi. Non è stato tanto il Frosinone a salire in cattedra quanto il Bologna a perdere di tono, sfilacciandosi e perdendo quel mordente - dato anche dalla densità su alcune zone di campo - che dovrebbe essere il filo conduttore della squadra di Inzaghi.

Passiamo ai singoli reparti. La difesa tutto sommato ha retto bene e dopo due partite c'è un solo gol subito, tra l'altro da trenta metri. L'attacco invece non riesce ancora ad esprimersi, ma anche per una cronica mancanza di rifornimenti. Santander lotta e si sbatte, di testa incide grazie al suo fisico che infastidisce gli avversari, mentre Falcinelli deve ancora trovare automatismi con un nuovo partner di attacco. Ma se il problema gol persiste tenere in panca Destro sarebbe un errore. In fase offensiva, dunque, a mancare è la mediana, in teoria il reparto più solido. Pulgar fornisce grande filtro davanti alla difesa ma come regista del nuovo modulo deve ancora migliorare. Inzaghi chiede più verticalità mentre il cileno sembra più abile ad allargare il gioco che a verticalizzare. Le mezze ali devono trovare inserimenti e soprattutto reti, ma i senatori Poli e Dzemaili hanno mancato l'occasione. Qui probabilmente il Bologna dovrà trovare miglioramenti sensibili e non è affatto escluso che nella mente di Inzaghi due peperini come Donsah e Orsolini possano essere elementi in grado di scalare le gerarchie. Ora arriva l'Inter, la prima big, e ovviamente il Bologna se la ritrova di fronte dopo una sconfitta all'esordio e una doppia rimonta con il Torino. Di certo la fortuna non aiuta in questo periodo.