lo spunto

Speriamo che Saputo abbia compreso

Zero a zero tra Bologna e Fiorentina, ma i rossoblù piombano al terzultimo posto: inevitabile ricorrere al mercato

Manuel Minguzzi

Il vero dato positivo del derby dell’Appennino è la porta inviolata. Bravo Skorupski, bravi i difensori a salvare un paio di situazioni pericolose: non aver subito gol ha consentito al Bologna almeno di pareggiare. Ma il puntaccio di oggi comunque condanna i rossoblù alla zona retrocessione, frutto del miracolo empolese contro l’Atalanta al 92’. E allora adesso, per davvero, il Bologna comincia a essere nei guai. Da qui in avanti servono antenne dritte, perché si va a Genova e a Empoli in successione, poi il Milan in casa. Serviranno punti importanti per arrivare a gennaio in corsa e in piena lotta per la salvezza.

Da lì in poi urgeranno rinforzi concreti sul mercato per evitare qualsiasi tipo di rischio. Evidentemente, al netto degli infortuni e della sfortuna, il Bologna non è del tutto in grado di esprimersi meglio di ciò che ha fatto fino a qui, di conseguenza pare necessario un aiuto sostanzioso. Bene allora che oggi allo stadio ci fosse Saputo, colui che, Fenucci dixit, ‘per come è fatto ci chiederà se ci sarà bisogno di intervenire’. Sì Joey, penso che lo avrai capito anche tu senza che ci sia il bisogno di chiedere ai dirigenti. Tredici partite sono ormai un campione consistente per notare alcune criticità di una squadra che di sicuro lotta e non molla, ma convive con importanti lacune di gioco, manovra e qualità generale. La fase di possesso della squadra è esclusivamente appoggiata sulla fisicità di Santander e i movimenti di Palacio, per il resto, se la palla non viene rubata in una posizione interessante, i rossoblù faticano tremendamente a risalire il campo di 80 metri con una manovra fluida e precisa. E allora chissà cosa penserà Saputo, chissà che quadro gli staranno disegnando in queste ore in società: la speranza è che ci sia una seria presa di coscienza del rischio. Se ci si è sbagliati in estate, anche il sottoscritto non immaginava il Bologna terzultimo ora, non si perseveri a gennaio. Per adesso, però, serve arrivare all’inverno ancora in lotta e le prossime partite avranno un peso particolare. Di certo, le ultime due prestazioni non lasciano spazio a particolari speranze, perché dopo una evidente crescita grazie ai successi con Roma e Udinese, uniti al pareggio col Sassuolo, ora la squadra appare di nuovo involuta pur con due risultati utili consecutivi alle spalle. Come uscirne? Continuando a lavorare e, soprattutto, analizzare nel migliore dei modi la situazione. Chi lavora a Casteldebole tutti i giorni faccia capire senza troppi fronzoli al presidente cosa c'è da fare per salvarsi.