Nicola Sansone è il primo acquisto del Bologna del 2019. In pratica, da un Sansone all'altro. Gianluca ci spinse verso la promozione nel 2015, allora eravamo in B, Nicola dovrà invece salvarci nel 2019. Ma già per qualcuno non è l'acquisto giusto, non è il giocatore che può risollevare le sorti di un malandato Bologna. Eppure, fino a ieri era sempre stato un rimpianto: buon giocatore visto in Emilia e mai qui.
lo spunto
Sansone e i Filistei, Saputo e i saputelli
Un Sansone ci aiutò nella promozione, ora un altro ci dovrà salvare. Nel frattempo Saputo dovrà gestire questa delicata fase, ma di retrocedere non ne ha voglia
Proprio lui fu uno degli artefici della salvezza del Sassuolo nel 2014, a discapito nostro. Fu uno dei numerosi acquisti neroverdi a gennaio, esattamente ciò che ora la piazza felsinea chiede al Bologna. E allora viene da chiedersi perché Sansone - mi prendo il merito di averlo svelato assieme al mio amico 'Sighi' diversi mesi fa - allora venne considerato buon acquisto e ora no. Forse perché Bologna soffre di tafazzismo e pessimismo cosmico tale per cui gli acquisti non servono mai? Da qualche parte si doveva iniziare e Sansone può essere un buon inizio. Assieme a lui quel Soriano che alla Samp fece ottime cose, due elementi che iniziarono bene anche al Villareal ma poi si sono un po' persi. Ma perché non considerarli il ponte del Bologna a gennaio per cercare di convincerne altri. Esempi? Se si va da Ogbonna a chiedergli se vuole se vuole venire in rossoblù come primo acquisto, magari può avere qualche dubbio, ma se davanti gli si mettono gli arrivi già ufficiali di Sansone, Soriano e Spinazzola (giusto per fare un nome) forse non lo vivrebbe più come un salto nel buio. E allora perché mai un Bologna distante 3 punti dalla salvezza, nonostante tutto, non potrebbe trovare giovamento da tre o quattro acquisti importanti? Non c'è la sensazione che con poco si possa uscire da questa situazione? Certo, il requisito è lavorare senza errori a gennaio...E allora ben venga Sansone, che avrà l'occasione di abbattere tutti i pregiudizi dei Filistei di turno.
Sullo sfondo c'è sempre Saputo. Il presidente 'tra i peggiori della storia del Bologna' a detta di tanti. Tocca a lui ora capire che, indipendentemente dal risultato finale, la compagine societaria andrà rivista. Almeno per quanto riguarda l'assetto sportivo. Nel frattempo, garantire ai suoi sottoposti le risorse per intervenire sul mercato è quantomeno un segnale chiaro sulla volontà di fare il possibile per evitare la retrocessione. Non è un aspetto banale perché si continuano a sentire strambe teorie su una 'retrocessione programmata' per prendersi un paracadute. Il bagno di sangue economico sarebbe disastroso, ma almeno la solidità del proprietario terrebbe il club al riparo dal fallimento. Difficile pensare che un imprenditore di quel calibro non faccia due conti. Insomma, mentre Sansone dovrà sconfiggere i Filistei, Saputo dovrà riacchiapparsi i cosiddetti 'saputelli', che ormai sono in nettissima minoranza. Ma resta il fatto che con quattro acquisti fatti bene il Bologna può ancora salvarsi.
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