lo spunto

Guai a rompere le scatole. Dalla beatificazione all’ingratitudine: Motta si è preso un rischio

Thiago da beato ad antipatico: gli è bastato poco per diventare l'ennesimo allenatore da triturare. Il Bologna davanti a un bivio
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Guai a rompere le scatole. Dalla beatificazione all’ingratitudine: Motta si è preso un rischio- immagine 1

Il Bologna a quota 51, aver fermato tutte le big nel ritorno, aver ridato entusiasmo al Dall'Ara e aver portato una media di 26mila spettatori nelle ultime 8 partite non basta. Thiago Motta rischia ora di diventare il nuovo allenatore antipatico da triturare solo per aver chiesto un minimo di chiarezza sul futuro, neanche pretendendo milioni di investimenti o l'allestimento di una squadra da Europa, ma la coerenza di fondo tra obiettivi da stabilire e fatti concreti per raggiungerli. E ha ragione. Perché, come già si sta vedendo e sentendo, è sempre l'allenatore a finire sulla graticola qui a Bologna e Thiago sa che, sulla base di quanta ossatura verrà confermata, il livello del suo Bologna salirà, scenderà o resterà stabile. E su questo dovrebbero essere stabiliti gli obiettivi. Chiedere crescita sportiva e cedere tre titolari sarebbe un problema, a meno che non si abbassi l'asticella tornando al solito 'salviamoci e poi vediamo'.

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