Alla luce di tutto ciò potrebbe rivelarsi un azzardo riprendere a giocare, considerando che il calcio pensa di poter iniziare a maggio, rigorosamente a porte chiuse (ricordarsi le polemiche su questo fronte di un mese fa…), mentre altri sport, anche quelli senza contatto fisico, hanno chiuso i battenti almeno fino a giugno inoltrato. Non solo, riprendere a fine maggio, ipotesi più ottimistica, vorrebbe dire comprimere il calendario e obbligare i giocatori, con l’avvento del caldo, a un tour de force mica ridere col rischio di infortuni e quanto altro. Poi la programmazione: finire la stagione 2019/2020 rischierebbe di inficiare il calendario anche delle stagioni successive, una sorta di effetto domino che il calcio mai ha incontrato nella sua storia recente.
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