lo spunto

Cambiando i fattori il risultato non cambia

6 sconfitte nelle ultime 8 per il Bologna, sesta complessiva in casa: cambiano uomini e moduli ma il finale è malinconicamente lo stesso

Manuel Minguzzi

Quel brividino contro il Benevento e il brividone di Napoli, sono rimasti due episodi nel mare di mediocrità casalinga del Bologna. Contro una normalissima Fiorentina, il Bologna ha perso la sesta gara casalinga del campionato (più il Cittadella in Coppa Italia) e in generale la sesta delle ultime 8 giocate in Serie A. Se vogliamo farci del male: quello odierno è il dodicesimo k.o. in stagione. Questi numeri basterebbero a certificare l'incapacità della squadra di produrre qualcosa di meglio di quello che produce da due anni. Ed è qui l'inghippo. Perché in questi 24 mesi sono cambiati uomini e moduli, ma il risultato e le medie non cambiano. Verdi o non Verdi, perché il 50% di sconfitte casalinghe è un dato maturato pure con il numero nove in campo. Ci si chieda, inoltre, perché il Bologna con un reparto offensivo dotato di Palacio, Destro, Dzemaili, Orsolini e Di Francesco sia stato capace di produrre un tiro in porta su azione (traversa di Destro) e un gol per papera del portiere. Tutto questo contro una difesa che ne aveva presi 4 dal Verona...Tra l'altro, proprio l'unico autore di un tiro verso lo specchio è stato sostituito.

Ma si sa come va il calcio da queste parti. La sconfitta sarà attribuita chiaramente all'assenza di Verdi, il miglior giocatore che stava per essere ceduto e che ora è infortunato, al mercato - nonostante il Bologna si sia rinforzato - e al processo di crescita che ancora (dopo due anni?) deve ancora trovare un compimento. Resta però il fatto che pur cambiando 20/30 giocatori, da due anni la squadra produce un non calcio e perde sistematicamente in casa, sia che di fronte ci sia un avversario propositivo sia che davanti ci sia una squadra iperdifensiva; giusto per sgombrare il campo dalla scusante tattica che inibirebbe il Bfc in casa. Resta, inoltre, l'eterna propensione da buoni samaritani a resuscitare tutti tranne la nostra statistica di sconfitte. Oggi la Fiorentina, ma già domenica incombe l'Inter che non vince da due mesi...Difficile scrivere cose nuove rispetto al solito copione, ma sai mai che una volta qualcuno non ponga una seria riflessione sul lavoro del mister da due anni a questa parte. Ho provato, in conferenza stampa, a chiedere direttamente a Donadoni i motivi di 43 sconfitte in 93 partite, risposta chiara non c'è stata...

tutte le notizie di