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Verso lo scudetto: 7 giugno 1964, Bologna-Inter 2-0…CAMPIONI!

Ventunesima ed ultima puntata della rubrica “Verso lo scudetto”, una rassegna delle partite che portarono allo scudetto giornata dopo giornata, rivivendo un racconto della partita che fu, nel giorno in cui è stata giocata 50 anni fa. È...

Redazione TuttoBolognaWeb

Ventunesima ed ultima puntata della rubrica “Verso lo scudetto”, una rassegna delle partite che portarono allo scudetto giornata dopo giornata, rivivendo un racconto della partita che fu, nel giorno in cui è stata giocata 50 anni fa.

È il 7 giugno 1964, il gran giorno è arrivato. La vittoria del campionato italiano di calcio si assegnerà allo spareggio fra Bologna ed Inter sul campo neutro di Roma, nel teatro dello stadio Olimpico. L’Inter è fresco Campione d’Europa, avendo battuto il Real Madrid in finale di Coppa Campioni soltanto pochi giorni prima, mentre il Bologna vive il lutto dell’improvvisa morte del Presidente Renato Dall’Ara, stroncato da un infarto negli uffici del collega interista Moratti, dopo una discussione: come si può immaginare gli stati d’animo sono diametralmente opposti. Archiviata la settimana di polemiche sul da farsi “si gioca o no?” e sui vergognosi dubbi su un possibile favoritismo pro Bologna dagli ambienti milanesi “hanno il morto in casa, vinceranno loro”, si arriva alla partita. Finalmente sarà il campo a decretare il campione, senza se e senza ma, proprio come dovrebbe essere.

Entrano in campo le squadre. Il signor Lo Bello fa ingresso per primo, sarà lui a dirigere la gara. Alle sue spalle i capitani delle squadre, Pavinato e Picchi, seguiti da tutti gli altri giocatori. Sono le 17.15, il clima è rovente per l’importanza del match e per il caldo terribile, ma non importa, c’è un campionato da assegnare. Dopo il minuto di silenzio a commemorare il presidente Dall’Ara, si parte. Dopo pochi minuti Lo Bello ammonisce Bulgarelli per un’entrata azzardata su Suarez, dopodiché chiama all’appello Pavinato: facile immaginare cosa gli abbia detto. La scelta dell’arbitro trova riscontro perché non ci saranno più interventi tosti. La gara scorre via senza sussulti, i ritmi sono bassi e il caldo ha la meglio. L’Inter a gestisce meglio la manovra d’impostazione, ma il Bologna prende le misure e inizia a rispondere di rimessa. Gli attacchi però rimangono sterili da ambo le parti e i portieri Negri e Sarti non si sporcano le mani. La partita si sblocca solo dopo 17’. Prima Nielsen tenta una mezza girata che esce di poco, poi sugli sviluppi di un calcio di punizione per un fallo di Picchi su Haller, Suarez va vicino all’autorete deviando il tiro del tedesco del Bologna di poco sopra la traversa. Ormai è salito in cattedra il Bologna. Furlanis lancia Nielsen, ma il danese tira debolmente verso Sarti; dopodiché, è Perani a servire ancora Nielsen, che lascia di sasso i suoi marcatori con una finta bruciante e batte a rete, trovando un prontissimo Sarti a deviare di piede il tiro secco del centravanti rossoblù. L’Inter si mostra solo intorno alla mezzora con un tiro da fuori di Jair, dopo un’azione elaborata, che Negri controlla senza problemi. Nel finale di frazione, è il Bologna ad andare ancora vicino al gol con Nielsen e Perani, dopo una buona combinazione fra Haller e Bulgarelli e poi ancora con altri tentativi, resi vani dalle chiusure nerazzurre in extremis. All’intervallo, il punteggio è ancora 0-0: meglio il Bologna però.

La ripresa si apre con l’Inter all’arrembaggio. I nerazzurri assediano il fortino felsineo per circa 10’ con i tentativi di Jair, Facchetti, Mazzola per due volte e Suarez, ciononostante il Bologna esce indenne grazie alla solita difesa granitica, vista durante tutto l’arco del campionato. Al quarto d’ora però, Fogli da una scossa ai suoi scaricando un siluro da fuori area che sveglia Sarti, bravo a smanacciare. La partita si anima con altre due occasioni, una per parte. Prima Nielsen esita in area e viene chiuso da Picchi, poi Milani sciupa tutto tirando a lato dopo una serie di ottimi scambi con Suarez e Mazzola. Al 67’ Negri chiude in due tempi su Suarez, mentre il collega Sarti, fa lo stesso sulla botta di Capra al 73’. Dopo 2’ ecco il gol che sblocca l’incontro. Haller, a 5-6 metri dall’area, viene steso da Picchi che lo prende in pieno. Punizione battuta da Bulgarelli per Fogli, il numero 6 rossoblù scarica un rasoterra preciso che, complice una lieve deviazione di Facchetti, s’infila sul palo sinistro di Sarti e termina in rete, è 1-0 per il Bologna. Lo stadio, per lo più di fede rossoblù, esplode in un boato di gioia clamoroso per il vantaggio felsineo. L’Inter accusa il colpo e la reazione al gol non arriva anzi, il Bologna raddoppia 9’ dopo il gol di Fogli. Perani serve Fogli, il mediano pesca Nielsen con un bel taglio verticale, il danese controlla da dentro l’area leggermente spostato sulla sinistra e trafigge Sarti in uscita sul secondo palo. 2-0 per il Bologna. Se il primo boato è stato da brividi, il secondo suona come il trionfo ormai alle porte. L’Olimpico è un tripudio di bandieroni rossoblù e di grida di gioia, mentre a Bologna la città esulta staccando per un attimo le orecchie dalla radio. Nel finale, Haller avrebbe il pallone del 3-0 dopo un’azione personale di gran classe, ma il suo tiro finisce a lato per questione di centimetri. Al triplice fischio di Lo Bello, il Bologna è Campione d’Italia per la settima volta nella sua storia. Il Dottor Bernardini corre in campo per abbracciare i suoi eroi dopo un’annata di veleni, dolori, sospetti ed amarezze che non hanno scalfito il cuore rossoblù e l’orgoglio di un’intera città, dimostratisi più forti di tutto e di tutti, con un pensiero al Presidentissimo Dall’Ara, che non ha potuto abbracciare i suoi ‘figli’ sul campo ma li avrà ammirati dal cielo.

Il tabellino della partita:

Inter (0): Sarti; Burgnich, Facchetti; Tagnin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. All: Herrera

Arbitro: Sig. Lo Bello di Siracusa

Reti: 75'Fogli, 84'Nielsen