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Djordjevic: “Il virus preoccupa molto. Ripartire senza pubblico non ha senso”

Redazione TuttoBolognaWeb

Djordjevic ha raccontato come si lavora da casa: “Si lavora innanzitutto tenendo un contatto quotidiano con tutto lo staff e con tutti i giocatori. Ad ogni giocatore abbiamo dato un programma e poi sta alla professionalità di ognuno che seguirlo in casa. Io penso che è molto difficile allenarsi in casa in questo momento e penso che tra qualche giorno torneremo in palestra per allenarci con gruppi di tre, con un allenatore che apre la porta. Sarà un allenamento senza contatto, senza niente, con i giocatori a due metri di distanza. È l’unica cosa che possiamo offrirgli in questo momento. Abbiamo parlato con loro dall’inizio, già da quando si stava ancora giocando: abbiamo avuto tantissimi problemi per il nostro viaggio in Turchia per la gara decisiva in EuroCup, avendo chiuso le frontiere per gli italiani e tutti quelli che erano stati in Italia nelle due settimane precedenti. Abbiamo viaggiato a Belgrado. C'era tensione ovviamente. Siamo partiti da Venezia, terzo aeroporto in Italia per grandezza e non c’era nessuno, solo noi. Dopo 2-3 giorni l’Eurolega ha capito il problema e poco a poco tutti i paesi hanno preso la stessa decisione di Italia e Cina".

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