Bologna, problema allenatori: solo uno scelto in estate con Saputo

Il Bologna cerca stabilità e continuità tecnica ma evidentemente fatica a trovarla.

Sotto la presidenza Saputo, infatti, si registra una evidente difficoltà sulla gestione degli allenatori e sulla scelta degli stessi. Di fatto, il Bologna spesso è stato costretto a intervenire in corsa e non a proporre una stagione calcistica chiara fin dall'estate: di cinque tecnici rossoblù negli ultimi sette anni, ben quattro sono subentrati in corsa e solo uno è stato scelto in tutta calma in estate.

Se il primo cambio in panchina è arrivato in B dopo il cambio di proprietà e un allenatore scelto da altri, ovvero Diego Lopez, sostituito in primavera in favore di Delio Rossi, da lì in avanti il club rossoblù ha spesso inseguito e rincorso anche in massima serie.

Al primo anno di Serie A subito cambio autunnale con Roberto Donadoni che subentra a Delio Rossi il 28 ottobre 2015, con una cavalcata trionfale e la sensazione di un ritrovato entusiasmo che si spegne progressivamente fino al 2018, con un campionato chiuso sotto i 40 punti e cambio di panchina, probabilmente accorgendosi tardi della fine ciclo. Qui il Bologna sceglie l'unico allenatore estivo, cioè Pippo Inzaghi, che firma a giugno per durare fino a gennaio 2019 quando il club è costretto di nuovo a cambiare con l'arrivo di Sinisa Mihajlovic il 28 gennaio 2019. Altro rischio salvezza e altra cavalcata trionfale. Ma anche qui l'ardore si spegne nel corso degli anni fino al 10 settembre 2022 con lo sbarco a Bologna di Thiago Motta, ancora a campionato in corso e ancora con una fine ciclo compresa in notevole ritardo. Ecco dunque che tra Delio Rossi, Roberto Donadoni, Pippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic e Thiago Motta solo una volta il Bologna ha avviato un ciclo tecnico in estate e a campionato fermo. E nemmeno con tanto successo.