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Virtus Lanciano-Bologna, gli avversari

Terza stagione consecutiva in Serie B per la Società Sportiva Virtus Lanciano 1924, formazione della cittadina della provincia di Chieti che al termine della stagione 2011/12 conquistò la prima, storica promozione in cadetteria,...

Marco Francia

Terza stagione consecutiva in Serie B per la Società Sportiva Virtus Lanciano 1924, formazione della cittadina della provincia di Chieti che al termine della stagione 2011/12 conquistò la prima, storica promozione in cadetteria, espugnando il Provinciale di Erice nel ritorno della finale dei play-off del Girone B della Lega Pro Prima Divisione. Appena quattro anni prima, dopo appena due stagioni al timone della società, l’allora presidente Paolo di Stanislao aveva dichiarato il fallimento della società, salvata dall’oblio grazie all’intervento della famiglia Maio, che tuttora detiene il controllo del club frentano, con Franco Maio, imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti, nel ruolo di presidente onorario, la figlia Valentina in quello di (sexy)-presidente e l’altro figlio Guglielmo nella duplice veste di vice-presidente e di amministratore delegato.

ALLENATORE – Roberto D’Aversa (1975) allena la Virtus Lanciano da quest’estate, ma è nei quadri dirigenziali della società frentana già dalla scorsa stagione, nella quale ha rivestito i panni di responsabile dell’area tecnica. Un ruolo ricoperto subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, nella stessa società con cui aveva chiuso una carriera agonistica lunga quasi un ventennio e culminata proprio con la promozione in Serie B dei rossoneri d’Abruzzo. Per la sua prima avventura sulla panchina di una squadra professionistica, D’Aversa ha scelto come vice-allenatore una vecchia conoscenza rossoblù, quell’Andrea Tarozzi (1973) che con la maglia del Bologna è cresciuto e diventato grande, diventando uno dei protagonisti del doppio salto dalla C1 alla A negli anni Novanta e del settimo posto alla prima stagione in massima serie, prima di essere ceduto per quasi 7 miliardi di lire alla Fiorentina.

MODULO – Il modulo scelto da D’Aversa per il suo Lanciano è il 4-3-3, mai abbandonato nel corso della stagione in corso.

PORTA – I pali della porta frentana sono difesi dal brasiliano Nícolas (1988), prelevato in prestito in estate dall’Hellas Verona, dopo tre stagioni (e appena 3 presenze) con gli scaligeri, che a loro volta lo avevano prelevato dall’Anapolina, ultima squadra brasiliana dell’estremo difensore verde-oro, in passato anche nelle fila dell’Atletico Mineiro.

DIFESA – Magnus Troest (1987) è il pilastro della difesa rossonera. Il difensore danese, portato in Italia dal Parma nel 2008, ha vestito le maglie di Recreativo Huelva, Atalanta e Varese, pur essendo di proprietà del Genoa (squadra con cui non ha mai disputato una partita ufficiale), prima di trasferirsi in Abruzzo all’inizio della scorsa stagione. Al suo fianco, la prima scelta a disposizione di D’Aversa è Stefano Ferrario (1985), difensore dal fisico possente, pure lui alla seconda stagione alla Virtus, che l’aveva ingaggiato a parametro zero, dopo che il giocatore, anche a causa del ripetersi di alcuni guai fisici, aveva rescisso il contratto che lo legava al Lecce. La principale alternativa alla coppia centrale è rappresentata da Antonio Aquilanti (1985), all’occorrenza impiegabile della corsia difensiva di destra; nato proprio a Lanciano e cresciuto calcisticamente nel Pescara, Aquilanti è tornato a casa per la prima volta nel 2010, poi di nuovo (e definitivamente) nel 2011, diventando così uno dei protagonisti della storica promozione in Serie B. Il titolare nel ruolo di terzino destro è il giovane Andrea Conti (1994), uno dei pochi rinforzi del mercato estivo per il pacchetto arretrato della Virtus, che lo ha prelevato in prestito dall’Atalanta (squadra in cui è cresciuto) dopo una buona stagione disputata nel Girone B della Lega Pro Prima Divisione con la maglia del Perugia vincitore del campionato. A sinistra, il titolare inamovibile, nonché capitano, è Carlo Mammarella (1982), un altro dei protagonisti della storica promozione di tre anni orsono, anche e soprattutto grazie all’abilità nei calci piazzati, che ne fa uno dei giocatori più pericoli e decisivi della Serie B, di cui è il leader indiscusso della speciale classifica degli assist.

CENTROCAMPO – Il trio titolare di centrocampo è composto da Paghera, Di Cecco e Vastola. Difficilmente Fabrizio Paghera (1991) sarà della partita, vista la frattura dell’ulna che il giocatore scuola Brescia si è procurato in un contrasto di gioco durante la vittoriosa trasferta di Terni. Nemmeno il suo sostituto, lo sloveno Armin Bacinovic (1989), ingaggiato in estate dopo la rescissione del contratto con il Palermo (club che lo portò in Italia 4 anni e mezzo fa, prelevandolo dal Maribor insieme a Josip Ilicic), sarà della partita: fatale l’ammonizione rimendiata a La Spezia, che farà scattare la squalifica per la partita di domenica. Nel ruolo di mediano potrebbe perciò essere impiegato l’esperto mediano Gaetano Vastola (1978), a Lanciano dal 2009, ormai al termine di una carriera che lo ha visto protagonista nelle serie minori, ad eccezione della parentesi ad Ascoli, durante la quale ha vissuto l’unica stagione in Serie A. Nel ruolo di mezzala destra sarà impiegato quasi certamente Domenico Di Cecco (1983), lancianese di nascita ma cresciuto calcisticamente al Giulianova; come Vastola, indossa la maglia della squadra della propria città dal 2009, fatta eccezione per la parentesi al Barletta nella stagione 2011/12, che gli ha impedito di figurare tra gli eroi della promozione in B. La linea mediana frentana potrebbe essere completata domenica da Paolo Grossi (1985), giocatore scuola Milan in prestito dal Verona; nato come esterno alto, Grossi può essere impiegato all’occorrenza anche nel ruolo di mezzala, come del resto accaduto mercoledì al Picco di Spezia, dove è stato l’autore della prima rete messa a segno dai frentani. Un altro giocatore cresciuto nel vivaio del Milan e ingaggiato in prestito proprio dai rossoneri d’Abruzzo, Marco Pinato (1995), rappresenta la principale alternativa a disposizione di D’Aversa per il centrocampo.

ATTACCO – Privo da tempo dell’elemento di maggior talento, quell’Alberto Cerri (1996) in prestito dal Parma e protagonista dell’avvio di campionato dei frentani con 4 reti messe a segno nelle prime 6 giornate (che gli sono valse, tra l’altro, una convocazione nella Nazionale under-21), il reparto avanzato della Virtus fa affidamento sulla velocità e sull’imprevedibilità dei propri interpreti. Tra questi, rimane in dubbio per la sfida di domenica al Biondi anche Mame Thiam (1992), ala destra senegalese utilizzabile anche nel ruolo di attaccante centrale, ma fortemente limitato da un carattere che in più di un’occasione gli ha fatto perdere la testa. Se l’ex attaccante di Avellino e Sudtirol, alla seconda stagione al Lanciano di cui è il miglior marcatore stagionale (al pari di Vastola), non dovesse farcela, al centro dell’attacco frentano dovrebbe agire Gaetano Monachello (1994), giovane attaccante scuola Inter, arrivato quest’estate in Abruzzo in prestito dal Monaco, società che ne detiene il cartellino dal 2013, ma con cui non ha ancora collezionato nemmeno una presenza; prima di accasarsi nella formazione monegasca, Monachello vanta al suo attivo altre due esperienze all’estero: la prima con gli ucraini del Metalurg Donetsk, la seconda con i ciprioti dell’Olympiakos di Nicosia. Alla sua sinistra dovrebbe muoversi Leonardo Gatto (1992), alla seconda stagione con la maglia della Virtus, che lo ha nuovamente rilevato in prestito dall’Atalanta, squadra nella quale è cresciuto, mentre sul fronte opposto dell’attacco dovrebbe muoversi Antonio Piccolo (1988), attaccante mancino cresciuto nella Salernitana, prima di passare al Piacenza, squadra con la quale ha fatto il proprio esordio nel campionato cadetto, di cui è stato protagonista per due stagione anche con la maglia del Livorno, prima di accasarsi definitivamente, nel gennaio 2013, alla Virtus Lanciano, con la cui casacca ha messo a segno 12 reti in poco più di 70 presenze. Meritevole di citazione anche Manuel Turchi (1981), ala sinistra in forza alla Virtus dalla stagione 2008/09 e assurto alle cronache (anche nazionali) grazie alla relazione con la presidentessa Valentina Maio, con cui è sposato dal 2009 e dalla quale ha avuto due figli, Francesco e Ginevra.