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Bologna, 11 maggio 2014, 11 maggio 2024

di Gionni Forlenza
Redazione TuttoBolognaWeb
Forlenza

Sembra passata una vita quando il Bologna, nel corso della stagione 2013-14’, fu protagonista di un vero e proprio suicidio collettivo, calcisticamente parlando, ovviamente. Con Albano Guaraldi in sella, ma ufficiosamente dimissionario e con Stefano Pioli alla guida della squadra, i rossoblu tra qualche alto e tantissimi bassi, si trascinarono mestamente verso l’ultima retrocessione nella storia del Bologna. A febbraio, la cessione di Alino Diamanti in Cina e gli arrivi di Ibson e Friberg, sancirono di fatto la retrocessione, che si concretizzò l’11 maggio quando al Dall’Ara, il Catania, con pugno di Monzon, omonimo del famoso pugile argentino degli anni 60 e 70, e di Bergessio, fecero precipitare il Bologna in serie B. L’unica vittoria degli etnei in trasferta, nel corso di quella stagione, nulla valse a salvarsi. Il Bologna, con la dirigenza ridotta all’osso, affida a Fusco il compito di allestire una squadra competitiva per la serie B e con i fichi secchi, qualche buon acquisto per la categoria, lo effettua. Ad ottobre inoltrato, arriva il duo Saputo/Tacopina e da lì, il Bologna riemerge. Saputo promette l’Europa entro 10 anni e così, l’11 maggio a Napoli, il Bologna conquista un piazzamento Champions, con anche la matematica il giorno dopo, grazie alla vittoria dell’Atalanta sulla Roma.

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