Villa ha concluso l'intervista con Stadio parlando a fondo di come il virus cambierà il futuro: "Si sta vivendo una situazione strana. Non c'è mai stato nulla di simile nella storia, almeno negli ultimi settant'anni. Porterà loro via cinque, sei mesi di vita. Ma se capiscono possono uscirne più attenti, più rispettosi. Io ho una scuola calcio, ci siamo fermati. I ragazzi li sento, ne abbiamo 230, fino al 2002. Più i grandi. Abbiamo messo in piedi un giro di video: li mandiamo sul telefono, loro fanno gli esercizi e ci rimandano il loro video. Questa emergenza passerà, sono preoccupato per la salute dei miei figli e nipoti, ma avranno il tempo di andare avanti. La crisi nelle mie zone è un incubo. Avrebbero dovuto chiudere tutto prima. È facile a posteriori, è facile criticare. Ho un paio di parenti all'ospedale con il virus, ma la situazione per loro sta migliorando. È una situazione drammatica. Quando tutto sarà finito bisognerà essere più amici, più disponibili verso gli altri. Perché non tutti avranno la fortuna di stare bene, di avere un lavoro, la tranquillità. Tutti abbiamo bisogno degli altri".
news