In questi mesi Joey Saputo spesso è tornato in città sicuramente per vedere dal vivo la squadra, ma anche e soprattutto per portare avanti i discorsi relativi al restyling del Dall'Ara. In effetti, un Bologna stabilmente lontano dalle parti basse della classifica non dava particolari pensieri al chairman.
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Saputo di ritorno, stavolta all’ordine del giorno ci sono gli aspetti di campo
Il chairman pronto a ritornare in città: stavolta l'analisi verrà fatta sui risultati e non sul restyling del Dall'Ara
Ma gli ultimi due mesi di campionato hanno cambiato la percezione e, con la situazione del restyling ferma alla lettera di intenti ancora da consegnare, la società dovrà concentrarsi sul lato tecnico. 7 sconfitte nelle ultime 9 partite impongono una analisi del proprietario sul lavoro svolto fino a qui. Bisognerà dunque valutare l'operato di Donadoni, che ha contratto fino al 2019, soprattutto analizzare il futuro: continuare con il tecnico bergamasco anche la prossima stagione oppure no? Poi il direttore sportivo, che è in scadenza. Anche su Bigon, quindi, verrà fatta una serena valutazione in ottica futura. Resta poi la rosa. Il Bologna non ha portato a casa plusvalenze a gennaio mentre a giugno qualche incasso potrebbe far comodo per reinvestire. Soprattutto, Saputo dovrà valutare se il primo ciclo tecnico di tre anni può dirsi concluso, di conseguenza dando il via ad un cambio drastico dell'attuale rosa. In sintesi, Saputo dovrà decidere se inserire due o tre puntelli all'attuale compagine, oppure se virare verso un cambio strategico e sostituire 7-8 giocatori in vista del prossimo anno. Ma prima bisognerà stabilire se la squadra verrà allenata ancora da Donadoni.
m.m.
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