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Due simboli dell’ultimo scudetto della Roma 22 anni dopo: Totti reincontra l’ex rossoblù Nakata

Due simboli dell’ultimo scudetto della Roma 22 anni dopo: Totti reincontra l’ex rossoblù Nakata - immagine 1
Francesco Totti incontra in Giappone l'ex compagno di squadra Nakata
Redazione TuttoBolognaWeb

Può un incontro far tornare il sorriso e far passare il muso? Ci vengono in mente poche eventualità che riescono a generare questo genere di effetti e, in tutto ciò, il merito sarà poi collegato a come il passato si innesta nel presente. Guardare un ricordo legato a una serie di scommesse su Betfair vinte, ad esempio, strapperà qualche sorriso in più della propria pagella delle scuole medie, giusto per dire.

Se si è tifato Roma e Bologna durante il corso degli ultimi 23 anni sarà felicissimo di sapere, con sorrisi e batticuori, di una reunion fugace ma rapida: giusto il tempo di qualche chiacchiera e un drink.  In questo caso il merito è dei protagonisti, ritrovatisi per l’occasione dopo ben 22 anni distanti allo stesso tavolo, con chissà quanti ricordi da condividere e aneddoti da raccontare. Quali sono questi protagonisti? Francesco Totti, storico capitano della Roma e simbolo eterno di un certo calcio giocato in Italia era immancabile ma la sorpresa è l’altro partecipante, ovvero il meno conosciuto ma non meno meritevole Hidetoshi Nakata, centrocampista della Roma e del Bologna di Carlo Mazzone per diversi anni e giocatore giallorosso durante la stagione 2000/2001, la stessa del terzo e ultimo scudetto della squadra capitolina.


Incrociati per poco, amici per molto

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Totti e l'x giocatore del BolognaNakata sono stati entrambi giocatori molto importanti durante quella stagione: da una parte abbiamo il capitano che è stato capace di portare la Roma a scalare le quote serie A di quell’anno attraverso una leadership senza precedenti e tanto cuore, dall’altra un forte centrocampista che si è rivelato decisivo in diverse partite. Tra le partite più importanti tra quelle giocate da Nakata troviamo, ad esempio, la partita contro la Juventus del 6 Maggio 2001, all’epoca altra squadra candidata al riportarsi a casa lo scudetto.  Dopo dello scudetto Totti continuerà a giocare con la Roma, diventandone per più di dieci anni il simbolo indiscusso mentre Nakata continuerà a giocare in Serie A cambiando più volte squadra: prima il Parma (con cui vinse la coppa Italia 2001-2002), al Bologna e poi alla Fiorentina. Il giapponese ha concluso la sua carriera giocando con la squadra inglese del Bolton, prima di ritirarsi a vita privata dove amministra una cantina di Saké.

Uno scudetto indimenticabile

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Il 17 Giugno 2001 la Roma vinceva il suo terzo (e ultimo fino al 2023) scudetto, un titolo conquistato con il sudore, il sangue e la passione oltre che a una serie di giocatori molto abili. I nomi che hanno popolato le formazioni di quell’anno ancora oggi sono tra i più popolari del calcio italiano giocato: parliamo, ad esempio, del sopracitato Totti ma anche di Batistuta, attaccante argentino considerato tra i più forti della sua generazione (tanto da occupare la ventitreesima posizione nella classifica dei giocatori più forti del ventesimo secolo). La Roma guidata da Fabio Capello in quel caso si è rivelata essere un gruppo agguerittissimo, complice anche il supporto di Franco Sensi, l’allora presidente della squadra ancora oggi apprezzatissimo dai tifosi per l’orgoglio con cui ha portato la squadra capitolina al successo. Restano ancora chissà quanti anni al prossimo scudetto della Roma ma, nel mentre, figure come Totti sono diventate immortali, simbolo di un calcio che in tanti rimpiangono e che risulta davvero difficile dimenticare.

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