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'Fin qui la stagione di Moro è stata una montagna russa: su e giù, su e giù con qualche momento di stasi. Mesi di discese ardite, ora sembra quello delle grandi risalite' scrive Dario Cervellati su Stadio.
Tra le note positive delle ultime due partite c'è anche quella del ritorno in campo di Nikola Moro, il quale aveva vissuto un periodo di appannamento in panchina. Titolare contro il Verona con il gol a sbloccare la partita, poi scampolo di gara contro i biancocelesti a difendere il risultato e a blindare il possesso palla con 17 minuti di gioco e il 92% di precisione per i compagni. Dopo il periodo di flessione, dunque, Moro sta tornando in auge e chissà che il suo minutaggio non possa addirittura alzarsi. D'altronde, Moro era partito titolare a inizio estate, con il mercato ancora da terminare e Motta che gli aveva chiesto un sacrificio come esterno d'attacco, ma dopo i match con Juve e Cagliari è finito in panchina giocando solo dieci minuti nella partita di campionato a Verona. Ma la Coppa Italia gli ha dato una chance e lui l'ha sfruttata a pieno. Con El Azzouzi infortunato ora tocca a lui: guadagnarsi spazio nella sacra concorrenza interna.
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