"E' un calcio prepotente, sfacciato, come il nostro allenatore. Lui faceva 11 chilometri a piedi ogni giorno e la sua arroganza benevola la trasforma alla squadra. E' una grande stagione, non voglio mettere sbarramenti e alla fine non mi importa di finire decimo o sesto, l'importante è che Mihajlovic sia con noi".
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