Repubblica – Rivoluzione Bologna a costo zero, Motta soddisfatto

In occasione del mercato estivo del Bologna, vi sono state ben 14 cessioni e 9 acquisti, per una squadra che ha cambiato completamente faccia per Thiago Motta, e ora la società rossoblù si ritrova ad essere sostanzialmente in pari tra spese ed incassi.

Secondo quanto riportato da Repubblica, la società avrebbe al momento un saldo in negativo di 16 milioni (50 di spese e 34 di entrate), ma è altrettanto vero che all'interno delle spese vi sono i riscatti di Moro e Posch (per un totale di 8 milioni), oltre al fatto che non vengono ancora considerati gli 8 milioni più due di bonus che l'Inter verserà dalla prossima stagione per il riscatto di Arnautovic. A breve entreranno nelle casse della società anche i 8 milioni ricavati dalla partenza di Barrow verso l'Arabia Saudita. Di conseguenza, tirando le somme, il Bologna si è ritrovato a spendere 50 milioni sul mercato ma anche a riceverne grossomodo altrettanti dalle cessioni. Vi sono stati addii dolorosi per i rossoblù, come quelli Schouten, Dominguez e Arnautovic, ma i soldi ricavati dalla cessione dei primi due (comunque desiderosi di essere ceduti) sono stati fondamentali per permettere gli arrivi di Karlsson, Ndoye, Calafiori e Fabbian, che frutterà 12 milioni tra due anni se l'Inter lo rivorrà. Thiago Motta - che diventerà cittadino onorario di Polesella, cittadina di nascita del suo bisnonno emigrato in Brasile ad inizio '900  - può ritenersi soddisfatto del rinnovamento della rosa e tira un sospiro di sollievo per Skorupski, il cui infortunio non sembrerebbe pregiudicare il suo impiego nel match di Verona dopo la sosta delle nazionali.

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