m. min.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
news
"La cosa più importante è il progetto tecnico" e ancora "Resto? La priorità il progetto tecnico". Thiago Motta ha eluso così le domande sul suo futuro, legate da un anno di contratto fino al 2024 ma anche dagli obiettivi fissati dal club in trasparenza e chiarezza anche all'esterno 'perché è la cosa giusta da fare", il breve ma deciso commento di Thiago a riguardo.
E nel progetto tecnico di Motta c'è l'ossatura portante che lui vorrebbe ancora allenare la prossima stagione, e composta da Stefan Posch, che è stato riscattato 'con merito', Jhon Lucumi, Jerdy Schouten, Nico Dominguez, Lewis Ferguson e Riccardo Orsolini; idea che rischia di scontrarsi con il piano di rientro fissato dalla società e su cui il mister vuole vederci chiaro. 'Incontro interessante' il primo della serie che vedrà Thiago e Joey di nuovo faccia a faccia per un secondo summit che potrà in qualche modo diventare decisivo. La cosa importante, Thiago dixit, è che al momento proposte sul tavolo del mister non ce ne sono e forse il Bologna può ragionare con meno ansia e più costrutto. Ma conterà cosa verrà prospettato all'allenatore nel solco di quella 'crescita sportiva' dichiarata da Fenucci alla festa del Centro Bologna Clubs. Cardine è soprattutto Nico Dominguez, che Motta vorrebbe trattenere ma su cui c'è una delicata scadenza contrattuale al 2024. 'Dipende anche dalle volontà del calciatore' il chiaro commento del mister. La situazione, dunque, resta sempre la stessa: Motta ha contratto e ad oggi la via primaria è continuare assieme, ma sulla base di quanti giocatori dell'ossatura portante verranno toccati si dovrà poi stilare un obiettivo chiaro e trasparente. Una cessione potrebbe anche essere sopportata e implementata con buone scelte di mercato, viceversa diventerebbe un problema parlare ancora di crescita sportiva dopo aver scavallato i 50 punti. Poi c'è il Lecce per chiudere l'annata in maniera 'straordinaria', ma a tenere banco è il futuro dal 5 giugno in avanti.
m. min.
© RIPRODUZIONE RISERVATA