La vera domanda ora è esattamente questa: rivedremo mai Arnautovic in campo con la maglia del Bologna? Motta continua a proporci motivazioni legate all'aspetto fisico, alla condizione, spesso in maniera fredda mentre oggi addirittura mettendo in risalto i deficit di tenuta dell'austriaco, ma i dubbi e i sospiri di portico diventano difficilmente arginabili se si pensa allo storico tra i due. Arna che segna al Sassuolo e non le manda a dire alla panchina, Motta che lo punzecchia sulla condizione fisica, oppure lo convoca ma non lo fa giocare, oppure lo fa allenare ma non lo convoca, il tutto con una sintonia che sembra non essere mai sbocciata. Forse non si prendono caratterialmente più che tecnicamente, perché è impensabile che un giocatore del calibro di Arnautovic non riesca ad inserirsi in un contesto tattico in cui altri, tecnicamente meno forti di lui, vengono invece considerati perni imprescindibili. Dobbiamo sicuramente tenere fede alle parole di Motta quando, a domanda diretta, entrò a gamba tesa per negare ogni ipotesi cospirazionista, ma dall'altra parte è lecito tenere aperti i dubbi su un rapporto evidentemente difficile: il giocatore più forte e più pagato ai margini di una squadra di metà classifica. E siccome dopo Empoli ne mancheranno cinque, i dubbi sul fatto che Arna potremmo anche non rivederlo in campo diventano sempre più ingombranti.
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