lo spunto

L’Italia s’è desta? Forse…

Un gol di Candreva consente agli azzurri di andare agli spareggi da testa di serie. Ora si fa sul serio, tra riunioni segrete e polemiche Ventura dovrà cementare il proprio gruppo mondiale

Manuel Minguzzi

L'Italia si è salvata Scutari, vincendo e mantenendo la prima fascia in vista dei sorteggi dei playoff. In sostanza, il Mondiale è un po' più vicino, ma non bisognerà far troppo festa.

Dopo gli stenti con la Macedonia, l'Italia ha continuato a faticare anche in Albania, ma almeno è arrivato un successo che toglie le prime scimmie dalle spalle. Non è facile fare il commissario tecnico, perché se vinci hai semplicemente messo in campo undici forti giocatori nel posto giusto, quasi una normalità, se perdi il minimo che possono chiederti è restituire il patentino. Ventura avrà certo sbagliato alcune scelte, ma gli ultimi giorni avrebbero logorato chiunque. In tv dicono che sei delegittimato, la squadra indice una riunione segreta - mica tanto, visto che si è saputo subito - e quando mancano nove mesi al Mondiale - sempre se riuscirai ad andarci - sei già spacciato, pronto per uscire ai gironi come negli ultimi due anni. Dopo la Macedonia, era impensabile aspettarsi una Italia più qualitativa stasera, con tante assenze, critiche, tensione per il rischio di incontrare una squadra come il Portogallo nella strada verso la Russia. Quella di Scutari era la classica partita da vincere anche giocando maluccio, perché da un certo punto in poi non si scherzava più. Ecco, alla fine circa così è andata.

Ora il futuro. Il commissario tecnico non è stato delegittimato dalla squadra. Quello che Ventura doveva dire lo ha detto negli spogliatoi dopo la Macedonia, serviva invece una scossa all'interno della squadra e qui nasce l'idea della riunione privata. D'altronde, se i senatori hanno bisogno di parlare alla truppa - per assumersi anche delle responsabilità senza strigliare i giovani - è normale chiudersi nello spogliatoio da soli, altrimenti se alla riunione partecipa anche l'allenatore poi parla lui. In quel caso, a fronte del tecnico presente, un eventuale discorso tenuto da un giocatore avrebbe portato ad una vera delegittimazione del c.t. Quello che invece dovrà fare ora Ventura è scremare l'elenco dei convocati. Manca un mese agli spareggi, che andranno affrontati con quelli più in forma essendo un dentro-fuori, ma verso la Russia il tecnico dovrà iniziare a cementare un gruppo con cui andare avanti salvo rare eccezioni. Basta convocazioni sperimentali, si scelga un nucleo chiaro che possa costituire le fondamenta del gruppo mondiale, a cui aggiungere due o tre pedine sulla base delle rivelazioni del campionato. A questa squadra, inoltre, serve recuperare un centrocampo competitivo, i nomi sono quelli classici di Veratti, De Rossi, Marchisio e Florenzi, a cui si può aggiungere Pellegrini. In avanti, giocatori come Verdi e Chiesa servono come il pane, ragazzi di talento e di entusiasmo, utile a dare più energia alla squadra. Più di ogni altra cosa, Ventura dovrà ragionare sul modulo di gioco, capire cioè se questa squadra può continuare a due in mediana o se invece sarebbe più utile passare a tre. Un mese di tempo per farlo, superare gli spareggi e togliersi la scimmia dalle spalle. Forse, la parte più complicata è andare al mondiale, una volta in Russia può accadere di tutto. E l'Italia, ogni tanto, ci ha abituato a sorprese: a maggior ragione in mezzo alle polemiche.