lo spunto

Il Bologna non la chiude, ma nell’ultimo minuto Doveri inciampa due volte

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Più che su Nasca sembrano azzeccate le parole di Motta in relazione ai suoi giocatori. Ha subito messo le cose in chiaro sulla dedizione al lavoro della squadra, sul fatto che nessuno si farà demoralizzare da questa batosta, e parlare di batosta per un pareggio dà il segno del cambio dei tempi, e che ora sarà necessario dimenticare in fretta, resettare e ripresentarsi più che mai grintosi a Salerno. Motta conosce bene la mente umana in queste situazioni e sa che stanotte in tanti non dormiranno pensando ad ogni piccolo particolare che avrebbe potuto evitare quell'ultima tremenda azione. E questo pensiero rischia di trascinarsi nelle mente per più tempo del dovuto ed è lì che Motta dovrà lavorare per incanalare la rabbia nella giusta direzione. Reagire scompostamente a episodi di questo tipo rischia di portare più danni della grandine, di far perdere la lucidità che ha sempre contraddistinto il Bologna in queste quattordici partite, a parte i dieci secondi di recupero in più del Via del Mare. Bisognerà fare un grande lavoro mentale in settimana per arrivare preparati a Salerno, con la mentalità giusta per reagire senza deragliare. Il rischio è giocare all'Arechi ancora con la testa a quei dieci secondi di Lecce. L'unica cosa da evitare.

 


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