la voce del tifoso

Blerim e le “palle” che contano

di Rosanna D'Atri

Redazione TuttoBolognaWeb

È successo, abbiamo battuto il Torino e ricominciato a vincere in casa. Nel freddo e uggioso pomeriggio di ieri il raggio di sole che squarcia il Dall’Ara ha un nome, Blerim Dzemaili. Quattro gol nelle ultime quattro partite e attributi da smerciare a compagni di squadra e tifosi come non ci fosse un domani.

È lui il protagonista che stavamo aspettando per dare una svolta agli ultimi mesi passati in sordina, è lui quello che ha tirato la volata per chiudere il girone di andata sperando in qualcosa di meglio e sempre lui quello che ha messo a segno la doppietta permettendo al Bfc di approdare al decimo posto in classifica. Era dal 19 novembre contro il Palermo che nessuno di noi tornava a casa con il sorriso sulle labbra, era dal 19 novembre che aspettavamo di poter urlare di gioia e festeggiare insieme ai ragazzi un meritato successo contro una squadra più forte della nostra, era da tempo che avevamo voglia di urlare a squarciagola il nome di un cavaliere senza macchia e senza paura. Quando ha iniziato a prendere forma la consapevolezza che il Torino non avrebbe passato il centrocampo tra i gradoni prendevano forma i ricordi di quel 5 a 2 rifilato ai granata nel lontano 2008 e proprio con Mihajlovic sulla panchina rossoblù. Ha rendere la giornata perfetta l’ingresso in campo di Simone Verdi che in soli 20 minuti ha dimostrato quanto ci serve e quanto voglia ha di riprendersi in mano la squadra.

Nel day after della sfida contro l’ex Mihajlovic però ci si rincorre per scrivere elogi e dichiarare che ci abbiamo sempre creduto, che criticare la squadra è stato un atto vergognoso e irrispettoso verso un gruppo di giovani promesse cui va dato del tempo. Tutto vero. È altrettanto vero però che salire sul carro dei vincitori oggi è un po’ squallido, dire che Oikonomou ha spazzato via una stagione fin ora pessima con una buona prestazione è troppo facile, continuare a parlare di Destro come l’agnello sacrificale cui non arrivano palloni giocabili un po’ troppo riduttivo. È giusto ringraziare chi ieri ci ha fatto gioire, è altrettanto giusto mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare per far sì che gli attributi di Dzemaili diventino il modus operandi di tutti i protagonisti in campo e fuori.

Lo possiamo fare, tornare a essere la bella squadra d’inizio stagione, riprendere a lavorare con serenità e di certo altri sprazzi di sole bucheranno il cielo grigio sopra la nostra casa e ci regaleranno altre emozioni.