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Stamani il Bologna riprende gli allenamenti, ma quando inizierà il campionato?

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Dopo due mesi dallo stop forzato di tutti i campionati di calcio nazionali ed internazionali causa Coronavirus, il Bologna oggi assieme ad altre squadre, riprenderà i lavori. Al Galli solo i giocatori, lo staff non ci sarà, ma Sinisa Mihajlovic dovrebbe comunque rientrare in città nella giornata di oggi. Sinisa freme dalla voglia di ripartire.

In attesa di capire se il campionato riprenderà o meno, il Bologna cercherà di farsi trovare pronto. Tutte le squadre dovranno riprendere gli allenamenti entro lunedì 18 maggio così da potersi allenare per 4 settimane. Il campionato potrebbe così ripartire il 14 giugno e terminare il 2 agosto e buona parte delle squadre riprenderanno ad allenarsi entro la settimana. Ieri ha iniziato il Sassuolo; a Bologna e Inter, dovrebbero aggiungersi Juve, Napoli, Lazio, Roma, Atalanta e Sampdoria: tutte le altre squadre, dalla prossima settimana con tempo utile fino al 18.

I presidenti di regione sono riusciti a convincere il ministro Spadafora e il Governo Conte ad aprire i centri tecnici per l'attività fisica, evitando che i giocatori potessero frequentare i parchi pubblici con il rischio assembramenti. Ora nasce spontaneo qualche dubbio. Al netto di spogliatoi e palestre inutilizzabili da decreto, in uno sport di squadra come il calcio, fatto di allenamenti di squadra, schemi, partitelle in famiglia e tanto altro, come possono le squadre allenarsi il più possibile secondo i normali canoni se costretti ad allenarsi individualmente? Risolto eventualmente questo problema, ipotizziamo che il Governo Conte decida di non far ripartire il Campionato di A e B entro la data prestabilita del 14 giugno, cosa accadrà? Va messo in conto anche quello che decideranno all’estero ma soprattutto sarà determinante osservare un drastico calo a livello globale di contagi per Covid-19. Ecco qui le svariate soluzioni al vaglio di Lega e Figc. Far slittare il proseguimento delle 12 giornate di Campionato di A e le restanti di serie B a settembre e concluderlo entro fine anno o inizio 2021 prendendosela piuttosto comoda senza turni infrasettimanali così da ultimare anche la Coppa Italia e le Coppe europee. C'è poi chi spinge anche tra alcune stesse società, di terminare così il Campionato senza assegnazioni di scudetto e retrocessioni, ripartire a luglio 2021 con una A a 22 squadre con le 2 neopromosse dalla serie B e ripristinare poi la serie A a 20 squadre con 5 retrocessioni. Iniziando a luglio, si finirebbe il Campionato in largo anticipo così da preparare al meglio il mondiale 2022. In Italia sappiamo come il calcio professionistico non sia semplicemente uno sport, è una vera e propria azienda che movimenta una quantità industriale di denaro. Si tratta della terza azienda nazionale col più alto fatturato. Ci sono troppi interessi, non solo sportivi. Sono quindi convinto che in un modo o nell’altro, presto o tardi, il pallone riprenderà a rotolare tra i rettangoli verdi. Certo, all’inizio a porte chiuse, magari i giocatori indossando anche mascherine ma si riprenderà a giocare sicuramente. Con un occhio quindi all’estero vedendo un po’ come si muovono e l’altro vedendo come si comporta il nostro nemico invisibile, si arriverà sicuramente a prendere una decisione difficile ma volta a giocare. In Germania la Bundesliga è pronta a ripartire pur avendo il Colonia 3 giocatori positivi. Intanto il Bologna, privo di Danilo, Dijks e Krejci oggi riprenderà in attesa che ipotesi, voci e smentite si trasformino in decreto esecutivo.