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Riflessioni sulla Nazionale: orizzonte corto

Riflessioni sulla Nazionale: orizzonte corto - immagine 1

Tratto dalla pagina Facebook - Il Giornale Rossoblù

Franco Cervellati

Non sono incredulo e sbigottito dall'eliminazione dell'Italia del calcio dai Mondiali. Del resto, nei quattro Campionati successivi al 2006, in due siamo stati cacciati fuori al primo turno da squadrette e in due non ci siamo qualificati. Lo sportivo accetta la sconfitta quando è meritata. E la ritengo meritata per i seguenti motivi:

- Chi fa 30 tiri in porta e non ne butta dentro nessuno, prima o poi prende il gollonzo che lo punisce;

- abbiamo insegnato al mondo per decenni a difenderci e poi colpire di rapina, quindi non lamentiamoci se adesso qualcuno lo fa addirittura meglio di noi;

- Mancini ha purtroppo seguito il mantra italiano di attaccarsi ai reduci fedelissimi invece di capire che quando arrivi a vincere, quello è il momento di cambiare e pensare al futuro;

- abbiamo un presidente federale che improvvisamente solo nella disfatta si accorge che i settori giovanili italiani danno poco o nulla in rapporto agli altri paesi calcisticamente evoluti. Perché gli stessi discorsi non li fa quando si vincono gli Europei?

Orizzonte corto, questo è il titolo del disastro.

Infine: sono fortemente stupito che Mancini non abbia rassegnato immediatamente le dimissioni. E sento pure dire che "il progetto continua con lui". Ma vi ricordate come fu massacrato Ventura nelle medesime condizioni?