A maggio 2014, nel cinquantenario dal settimo Scudetto, il Bologna retrocedeva malinconicamente, (Diamanti ceduto a mercato chiuso, Guaraldi senza liquidità, ecc), a maggio 2024 il Bologna ha invece conquistato il suo ottavo Scudetto. La Champions vale un titolo. Il tempo è galantuomo, si dice sempre, e in effetti stavolta è stato proprio così. Nessuno avrebbe potuto immaginarlo e nessuno avrebbe potuto immaginarlo nemmeno con Saputo, nonostante abbia rispettato la scadenza dei dieci anni. A Joey abbiamo detto grazie dieci anni fa, poi la passione si è un po’ annacquata in mezzo ad anni anonimi, ma oggi siamo pronti a dirgli grazie di nuovo, perché il calcio è una altalena, un po’ come l’amore e a volte ci si vuole più bene di altre, a volte ci si arrabbia di più e ci si scorna, ma anche criticare significa tenerci tanto. Alla fine ognuno ha avuto la sua parte di ragione: da un lato a considerare Saputo al lavoro per creare le famose ‘basi solide’, dall’altro chi ha sempre sostenuto che il Bologna potesse inserirsi ai piani alti e che, con un proprietario ricco, il sistema sarebbe diventato scalabile. E lo è stato. Perché non si possa vivere unitamente questa incredibile avventura non è dato sapere, ma sarebbe auspicabile farlo, gioendo ognuno a modo suo. Mi viene anche da pensare al Civ, a Stefano, a Sinisa, chissà oggi come saranno felici di vedere Bologna così. ’E a volte è anche bello trattarsi un po' male. Dormire di schiena per poi farsi abbracciare’ canta qualcuno.
lo spunto
Per due che come noi
Il rischio di perdere Motta ma anche la necessità di andare avanti e farsi trovare pronti: il Bologna resta al di là dei protagonisti, ma serve capire come rimanere ad alto livello