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Se Motta dovesse andarsene il Bologna dovrà in ogni modo aggrapparsi alle capacità di Giovanni Sartori. Il cardine diventerebbe lui, capace come pochi di tenere ad alto livello realtà di medio cabotaggio. Certo, a Bergamo ha beneficiato di un ciclo lungo con Gasperini che qui pare non essere fattibile con Motta, ormai dato da tutti alla Juve, ma si può provare a ricostruire con un nuovo allenatore che possa valorizzare i colpi del Cobra, che oltre ai giovani dovrà andare a pescare giocatori pronti per la Champions. Facile a dirsi, più difficile a farsi anche perché andrà tutto ricalibrato in base a quanti dell’ossatura portante verranno riconfermati. Il messaggio di ieri di Calafiori sapeva molto di addio, poi c’è un Zirkzee che sarà molto corteggiato dall’estero, a 65 milioni in Italia nessuno può prenderlo, quindi con il rischio di perdere difensore titolare e punta titolare. Spine da risolvere per dare ulteriore respiro a questo progetto europeo. In ogni caso, si andrà avanti in un modo o nell’altro. ‘Per due che come noi non si son persi mai. E che se guardi indietro non ci crederai’. Dieci anni fa eravamo senza soldi, in B e con pochissime prospettive di sopravvivenza e risalita, oggi siamo in Champions, avremo a disposizione 30 milioni in più di ricavi e un potere attrattivo migliore: Saputo e la dirigenza dovranno in tutti i modi provare a tenere il Bologna lì, con le big, per far sognare ancora con nuovi volti. E se Atalanta e Fiorentina stanno per fare finali europee e italiane perché non fare altrettanto qui? Per due che come noi non si son persi mai...

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