Difficilmente parlo di basket su queste colonne, anche perché non me ne occupo io direttamente, ma siccome Bologna è la regina della ricerca del colpevole qualche riga mi preme scriverla. Vedendola da fuori appare evidente un fatto: oggi la Virtus si aggrappa alla figura di Sergio Scariolo, la garanzia principale in questa fase di transizione - nuovo ingresso in società e ridimensionamento del budget - per andare avanti e consolidarsi. E' il coach l'architrave, l'ossatura, la colonna portante della struttura virtussina. L'uomo che in palestra, ogni santo giorno, dovrà lavorare per migliorare i giocatori che avrà a disposizione, una parte confermati dalla scorsa stagione (Hackett, Shengelia, ecc..non Teodosic) e una parte presi dal mercato. E questi ultimi non saranno campioni, non saranno i Milutinov, i Shields, i Campazzo, fate voi i nomi che volete, ma giocatori da scegliere con cura e funzionalità e che il coach dovrà migliorare in palestra. E proprio perché la strategia è questa la permanenza di Scariolo è una benedizione: ve lo immaginate un ridimensionamento del budget e un altro coach in panca? Io sì e non è un bella impressione.