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ESCLUSIVA – Bottaro (Resp. Club Italia): “I giovani rossoblù ben strutturati per la nazionale”

di Manuel Minguzzi, con la collaborazione di Tommaso Ferrarello

Redazione TuttoBolognaWeb

In occasione della nascita e della presentazione, presso il Macron Store, di una nuova realtà calcistica bolognese, l’ASD Felsina Calcio, abbiamo avuto modo di intercettare uno dei principali dirigenti della FIGC nazionale, Giorgio Bottaro:

Quanto è importante per la Federazione avere a che fare con queste nuove realtà che hanno l’ambizione di curare anche la parte culturale del giovane calciatore e non solo il calciatore?

“E’ fondamentale. Abbiamo tantissimi calciatori tesserati, ma soltanto pochi di questi, in percentuale, diventeranno primi attori del calcio che conta, mentre saranno tutti nostri concittadini e connazionali. Tramite lo sport, fatto attraverso le Nazionali e i club, non solo nel calcio, possiamo dare un’impronta a queste nuove realtà, ed è un’occasione che non va assolutamente persa.”

Passando alle Nazionali, si può trarre un bilancio,attraverso la sua esperienza triennale alla FIGC, sulle Nazionali giovanili italiane e sul lavoro che state facendo, non solo a livello calcistico?

“Non è mia competenza tecnica, ma i risultati ci dicono che abbiamo accorciato la distanza fra noi e le Nazionali leader, quali Spagna, Germania, Francia e Inghilterra. Dal punto di vista organizzativo e di supporto alle Nazionali, passando dal nutrizionista, ai vari tutor che affiancano i calciatori minorenni nel loro percorso scolastico, abbiamo fatto passi da gigante, diventando un punto di riferimento per le organizzazioni delle più importanti Nazionali europee. Non è un caso che ci chiedano frequentemente il nostro modello di sviluppo, non solo dei club, ma anche dal punto di vista federale. Siamo molto orgogliosi di tutto questo.”

Essendo a Bologna, immagino che giovani calciatori rossoblu come Di Francesco e Masina possano avere un futuro in Nazionale. Cosa ne pensa, li ritiene “azzurabili”?

La Nazionale si guadagna attraverso i club e si deve meritare per tutti i 365 giorni all’anno, non soltanto quando si è in attività sportiva, ma anche attraverso il comportamento, l’educazione, il rispetto e con la crescita da uomo, che deve andare di pari passo con quella dell’atleta. Qui a Bologna, da tutti questi punti di vista, avete dei soggetti ben strutturati.”