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Bologna nel destino di Mihajlovic dall’inizio alla fine

Redazione TuttoBolognaWeb

Il Bologna decide di proseguire con Sinisa Mihajlovic, di mantenere fede al contratto firmato con il rinnovo a salvezza ottenuta. Dopo 43 giorni in ospedale, chiuso in una camera asettica, Mihajlovic si presenta a sorpresa al Bentegodi di Verona, per la prima giornata di campionato Verona-Bologna 1-1. Le telecamere lo immortalano profondamente debilitato, svuotato, dimagrito. I giocatori si commuovono, Bologna e l’Italia intera, non solo del pallone, si commuove. Personalmente, mi ha emozionato alquanto vedere i giocatori del Bologna festeggiare la vittoria di Brescia, sotto la camera del Sant’Orsola, con Sinisa affacciato alla finestra e quando si sono presentati sempre a sorpresa, all’inizio della conferenza stampa di fine anno, con l’equipe medica del Sant’Orsola, qualche giorno dopo aver effettuato il trapianto di midollo osseo, ottenuto da un ragazzo statunitense dalle generalità sconosciute come da prassi. Tutto sembrava procedere al meglio con Mihajlovic sempre più presente con la squadra e meno in ospedale poi, il Covid a marzo 2020 con il blocco dei campionati ma con un Mihajlovic sempre sul pezzo a combattere la sua personale battaglia, la più importante. Fra una ricaduta ed una ripresa, si arriva a marzo 2022 con l’annuncio che la malattia si è ripresentata e che bisogna tornare in ospedale per altre cure.