editoriale

Un grande grazie a Fusco, ora tocca a Corvino

È andata come ci si poteva aspettare, con Filippo Fusco che ha salutato il Bologna e passato il testimone a Corvino. È andata così, era inevitabile che potesse andare diversamente, perchè l’avvocato napoletano era...

Giacomo Bianchi

È andata come ci si poteva aspettare, con Filippo Fusco che ha salutato il Bologna e passato il testimone a Corvino. È andata così, era inevitabile che potesse andare diversamente, perchè l'avvocato napoletano era stato chiamato in estate con un ruolo ben preciso, e di fare dei passi indietro non ne aveva voglia. Bologna perde dunque un personaggio importante, un uomo che è riuscito a costruire una squadra che, per quanto le critiche siano all'ordine del giorno e non se ne possa fare a meno, sta facendo discretamente bene. Non è perfetta, butta via dei punti, commette errori individuali e quant'altro; ma per questo non si può certo dare la colpa a Fusco. In estate ha avuto il coraggio di accettare l'incarico che l'allora società guaraldiana gli proponeva, con alcuni compiti ben chiari: costruire una squadra dignitosa, fatta di giocatori che guadagnino poco ma possano rendere, e riuscire ad abbassare il monte ingaggi il più in fretta possibile. È riuscito nel suo intento, prima vendendo i giocatori che avevano mercato e riuscendo ad ottenere quel pò di denaro che ha contribuito all'iscrizione, poi spalmando su più anni i contratti pesanti dei giocatori in rosa (Acquafresca su tutti) ed infine scegliendo determinati giocatori che, avendo trovato in lui una figura onesta e diretta, hanno accettato di vestirsi di rossoblù. Ha costruito una rosa composta dal giusto mix di esperienza (Maietta, Cacia, Matuzalem, Coppola) e di giovani interessanti e promettenti (Improta, Bessa, Oikonomou su tutti), e il campo gli sta dando ragione. Al di là dei meriti tecnici, e al di là delle scelte di mercato, ritengo che la sua più grande vittoria sia stata quella, assieme a mister Lopez, di creare un gruppo solido ed uno spogliatoio forte. Spesso si abusa del termine, talvolta è quasi di circostanza – se la squadra gira bene- dare il merito all'aria positiva che si respira nello spogliatoio. Ma questo Bologna ha vissuto una prima parte di stagione decisamente altalenante, nella quale sono arrivate vittorie importanti ed esaltanti, ma anche partite finite male, rimonte al novantesimo e sconfitte inaspettate che potevano portare a risvolti negativi. Nonostante questo, nelle interviste post-partita fatte ai protagonisti, spesso è venuta fuori una frase di questo genere: “Siamo un gruppo forte ed unito, andremo avanti insieme”. Non si tratta di casi isolati, i ragazzi stanno bene insieme e hanno creato un feeling speciale. Il merito? Non totalmente, ma anche di Filippo Fusco, che ha scelto bene anche dal punto di vista umano e ha creato le condizioni ideali affinchè questo Gruppo (sì, con la “g” maiuscola) potesse formarsi. E quindi non mi sono sorpreso settimana scorsa quando Maietta ha ammesso che contro la Pro Vercelli sarebbero scesi in campo anche per ringraziare l'ormai ex direttore sportivo. Ora starà a Corvino lavorare bene per portare a Bologna quei rinforzi che saranno necessari per raggiungere la serie A. Le aspettative sono cambiate, se questa estate l'importante era “sopravvivere”, adesso la questione è un'altra. I rossoblù sono obbligati a pensare in grande, e per farlo hanno bisogno di qualche innesto importante. Corvino è una delle figure più competenti in materia, penso ci si possa fidare, ma non pretendere che arrivino a Bologna solamente dei nomi altisonanti. Con le “figurine” si va poco in là, servono delle operazioni mirate e servono degli uomini che, se dovessero scendere in cadetteria, lo facciano con la volontà di calarsi in una dimensione completamente diversa. Salutiamo quindi Filippo Fusco, professionista coraggioso che ha lavorato bene e per il bene del Bologna. Erano anni che non si vedevano personaggi di questo genere, ed è stata sicuramente una sorpresa positiva. Facendo gli scongiuri, se a fine anno ci sarà qualcosa da festeggiare, Fusco dovrà salire sul carro dei vincitori. Anzi, dovrà guidare il carro dei vincitori.