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Ieri sera ha vinto Mihajlovic

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Un Bologna che a sorpresa ritrova in panchina il mister Mihajlovic, giunto a Verona con uno speciale permesso medico, torna a casa con un pareggio piuttosto amaro. La partita dopo le prime schermaglie con qualche batti e ribatti, si incanala subito a favore dei rossoblu che con Orsolini ben lanciato dalle retrovie da Danilo, si procura un rigore. L’esterno ascolano riesce ad anticipare il difensore scaligero Dawidowicz che in seguito all’azione, lo atterra da dietro. Rigore ed espulsione quando siamo appena giunti al tredicesimo minuto. Dal dischetto si presenta Sansone che con freddezza trasforma il penalty dagli 11 metri.

La partita a questo punto complice anche l’uomo in più, per i rossoblu si fa in discesa. Il Bologna mantiene il pallino del gioco e si rende in svariate occasioni pericoloso specie con Soriano che a tu per tu col portiere invece di tirare in porta, tenta nell’area piccola un passaggio problematico; il portiere in uscita para. Poi sempre Soriano ben lanciato da Kingsley riesce ad entrare in area e, dopo una finta a rientrare, calcia col mancino ma il portiere scaligero è bravo a distendersi e a sventare in angolo. La doccia fredda che non ti aspetti arriva a 7 minuti dall’intervallo quando una ripartenza del Bologna non si concretizza. Sansone scarica all’indietro per ripartire e ricevere il ritorno della palla; Poli però viene preso in contro tempo col pallone leggermente ricevuto troppo a destra rispetto al suo movimento. A questo punto a trequarti campo, Poli commette fallo e dalla punizione a favore de Verona, nasce il gol del pareggio con una favolosa prodezza balistica dell’ex genoano Veloso tanto voluto da mister Juric. Skorupski forse si preoccupa di coprire di più il paio dove non è presente la barriera ma si sa che in genere gli specialisti delle punizioni dal limite, tentano sempre di mandare il pallone nella traiettoria che va verso il palo quindi calciando dalla destra col mancino, a rigor di logica avrebbe calciato verso il palo dove il portiere si era messo più lontano confidando nella barriera. Purtroppo scelta fatale e gol del 1-1 nell’unica occasione della squadra di casa. Il parziale del primo tempo, è eloquente: 72% possesso palla del Bologna e 28% possesso palla del Verona.

La ripresa ricomincia con gli stessi 21 in campo e col Bologna che prende subito in mano le redini del gioco. Col passare dei minuti però, il gioco si fa sempre più compassato, lento e macchinoso; Dijks non spinge come suo solito, Palacio è meno pimpante e imprevedibile del solito e dall’altra parte, Tomiyasu e Orsolini tentano qualche imbucata personale o qualche fraseggio ma vanno sempre ad impattare contro il muro scaligero, compreso Soriano. Il Bologna spreca il primo cambio in quanto esce il guizzante e sempre propositivo Sansone invece dello spento Palacio, dentro Santander. Palacio passa sulla fascia al posto di Sansone e Santander si piazza in mezzo all’area. Ecco poi il secondo cambio, esce Palacio ed entra Destro ma la musica non cambia ed anzi, la manovra si fa col trascorrere dei minuti sempre più lenta e prevedibile per la gioia dei giocatori gialloblù che riescono ad arginare senza troppi patemi gli attacchi rossoblu. Basti pensare che nel secondo tempo non si ricorda una parata nello specchio della porta di Silvestri. Tutti interventi in uscita di normale amministrazione o tiri del Bologna fuori dallo specchio della porta. Dzemaili per Kingsley nulla ha cambiato l’inerzia di una partita che dopo un primo tempo interessante, si è andata spegnendosi di minuto in minuto. Buone le prove di Tomiyasu e Kingsley. La difesa non è stata più di tanto sollecitata. Prestazione sottotono di Dijks e Palacio che raramente si sono accesi. Attenuanti del caso sicuramente ascrivibili al caldo, alla prima partita di Campionato con testa e gambe ancora imballate e l’aver trovato un avversario che in inferiorità numerica, ha eretto un muro davanti alla propria porta preoccupandosi solo di non subire e portare a casa un prezioso punto. Punto che hanno trovato tutti, le 2 squadre e le 2 tifoserie. L’unico a vincere ieri sera al Bentegodi è stato il mister Sinisa Mihajlovic che aldilà del risultato, solo per la presenza in panchina, in barba alla leucemia che sta combattendo con tutte le sue forze, ha vinto la gara più bella.