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Annotazione tattica numero tre: l'importanza di Aebischer. E' passato quasi inosservato il fatto che in queste prime quattro giornate di campionato lo svizzero sia stato il secondo centrocampista più utilizzato da Thiago Motta (alle spalle del solo Ferguson). Sempre titolare, contro Milan e Verona ha giocato tutta la partita mentre contro Juventus e Cagliari ha lasciato il campo a cinque minuti dalla fine. Anche con Mihajlovic giocava spesso e volentieri, e con Thiago Motta il copione non è cambiato, anzi è diventato forse ancora più fondamentale nell'economia del centrocampo rossoblù, nonostante molti tifosi non si capacitino di questa scelta. Che va analizzata a dovere: è vero che probabilmente Aebischer è il nostro centrocampista meno appariscente, ovvero quello che raramente ti inventa l'imbucata geniale o il passaggio illuminante che fa strabuzzare gli occhi, ma è altrettanto vero che non sono quelle le sue caratteristiche e soprattutto non è quello che gli viene chiesto da Thiago Motta. Il compito di verticalizzare e smistare i palloni spetta a Freuler, a Moro e ad El Azzouzi quando saranno chiamati in causa, non sicuramente ad Aebischer che, dal canto suo, è sicuramente preziosissimo tatticamente perchè può ricoprire diversi ruoli, in fase difensiva e di interdizione si fa sempre valere, e sembra avere fiato per due visto che ogni partita macina chilometri su chilometri senza quasi mai rifiatare. Tradotto: è meno bello da vedere di altri centrocampisti, ma è ugualmente importante se non di più, perchè il lavoro che fa, soprattutto senza palla, lo fanno in pochi nella mediana rossoblù. Tradotto nuovamente: Thiago Motta non ne può proprio fare a meno.

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