editoriale

Presidente, è sempre lei il regalo più bello (… saranno 100mln investiti in due anni)

Cena Natalizia Bolognese per Saputo, parole d'affetto, continuità nel progetto e quel sogno chiamato "Nuovo Stadio Renato Dall'Ara"...

Lorenzo Romandini

Mesi difficili quelli che hanno accompagnato il Bologna in questo periodo.

Tante le accuse verso la squadra, verso l'allenatore ma anche (in maniera più velata) verso il nostro Presidente.

Questo è il mio pensiero:

Criticare la squadra è nel pieno diritto del tifoso, ovviamente sempre nei modi consoni atti a non offendere nessuno.

Alcuni giocatori in questa stagione ci hanno dato modo di fare questo, per la loro condizione fisica, per il loro modo di presentarsi in campo, di gestire i nervi durante la gara o semplicemente per il loro modo di giocare in questa Serie A.

Le critiche verso Donadoni sono anche lecite (non posso nascondermi dietro un dito); ha sbagliato in più di un’occasione, prima fra tutte la scelta nella sfida contro l’Udinese di non schierare Krafth, Viviani, Nagy e Di Francesco; per far spazio a Torosidis, Taider (in fase calante, doveva riposare), Pulgar (partita vergognosa la sua, inaccettabile questa sua spocchia nel gioco e questo reiterare la sua incapacità di gestire i nervi) e Mounier (una scommessa persa).

Donadoni nelle ultime uscite non è riuscito a prepare al meglio la partita (mi viene in mente la sconfitta contro una mediocre Atalanta e la brutta prestazione con l’Udinese) e anche nel momento di operare delle sostituzioni il più delle volte non ha letto i bisogni primari del Bologna in campo per poter svoltare la partita.

Questo mio pensiero mi trova d’accordo con chi vorrebbe l’esonero dell’allenatore?

Assolutamente NO.

Io credo nelle capacità del nostro mister, credo nella sua personalità e nella sua politica del lavoro.

Una persona capace di ponderare al meglio le parole e allo stesso tempo di spronare i nostri ragazzi.

L’uomo giusto, a mio avviso, per questo Bologna.

Il tifoso che attacca Saputo io proprio non lo riesco a tollerare; non solo il tifoso ma anche il giornalista.

Saputo è il nostro presidente, la nostra linfa vitale, un uomo disposto a spendere 5 milioni al mese per far vivere i nostri sogni.

Uno dei 150 uomini più ricchi del pianeta che ha deciso di investire sul Bologna e sulla città di Bologna.

E’ da irrispettosi e incoscienti criticare aspramente Saputo.

Cosa pensavate di ottenere con Saputo? Serie B, Salvezza, Qualificazione in Europa League, Champions League e poi magari nei primi tre anni sollevare qualche trofeo?

Sperare non costa nulla ma accanirsi è un comportamento da “anti-Bologna”.

Dove saremmo adesso senza Saputo? Ve lo dico io, a braccetto stretto stretto con il Parma.

E la gente si lamenta se anche quest’anno non lotteremo per l’Europa League.

Io non smetterò di ripeterlo, finché non avremo un nostro Stadio di proprietà e finché non arriveranno dei veri introiti (non i 5 milioni mensili di Saputo per far andare avanti la baracca), l’Europa è un sogno da riporre con consapevolezza nel cassetto.

La gente si dimentica subito degli 11 milioni investiti da Saputo per il Restyling del centro tecnico Nicolò Galli (Casteldebole), si dimentica che in soli due anni ha investito più di 100 milioni, si dimentica del progetto in essere per l’ammodernamento e il Restyling del Dall’Ara.

Il tifoso medio si dimentica di tante cose ed è capace solo a criticare.

Facciamo crescere i nostri giovani, proviamo a lottare in ogni partita ma cerchiamo di evitare di mettere in discussione il progetto Saputo; perché chi afferma che “Il Bologna è la succursale di un canadese” o non ama il Bologna o cerca di far vendere il più possibile i giornali.

Saputo continua a dare tanto per questo Bologna e sentire questi malcontenti è davvero un grande dispiacere.

Vi lascio qui un mio vecchio articolo che tratta e spiega i costi del Restyling del Centro Tecnico N. Galli

http://www.tuttobolognaweb.it/news/restyling-casteldebole-11-milioni-per-guardare-al-futuro/

Adesso però grazie ad una sola vittoria la situazione è parzialmente mutata.

Innanzitutto chiudiamo il 2016 come squadra imbattuta nella cerchia delle avversarie invischiate nella lotta salvezza (cosa che a mio avviso quest'anno non ci compete ma solo a 3/4 squadre) e anche alla 14esima posizione in classifica a pari punti con il Cagliari e tenendo sotto un impalpabile Sassuolo.

I malumori contro la squadra sembrano essersi placati e addirittura sembra non esserci neanche più bisogno del mercato: è il bello del tifoso bolognese.

Il mercato invernale dovrà essere attento alle offerte e a cercare di non stravolgere la squadra.

Serve puntellare e non rivoluzionare, soprattutto stando attenti alle cessioni.

Il centrocampo è profondo ed è il nostro punto di forza.

L'attacco e la difesa dovranno sicuramente avere maggiore attenzione da parte di tutta la dirigenza, i giocatori non mancano, tanti nomi oramai si stanno facendo (quelli continueranno ad esserci).

Concentrazione e giudizio (e occhio alle visite mediche e alla condizione fisica dei giocatori ... chi vuole capire, capisca)

Voglio concludere questo mio editoriale lasciandovi cullare questa notte dalle parole del nostro presidente ai microfoni di Sky in occasione della cena Natalizia tenuta al Dall'Ara la scorsa notte: "Il nostro obiettivo è cambiare il Dall'Ara - afferma Saputo - rendendolo uno stadio dove tutti saranno fieri di giocare. Vogliamo creare un'hospitality come abbiamo in Canada e negli Stati Uniti: il calcio è uno sport bellissimo e la gente lo vuole apprezzare in uno stadio confortevole".

E chissà che un giorno il Dall'Ara non possa ospitare notti europee. Il presidente frena e mantiene la calma: "Dobbiamo lavorare piano piano, è importante sapere che ogni anno facciamo di meglio. L'importante è farlo con pazienza. Adesso aspetterò per vedere cosa mi presentano e se c'è la possibilità di fare qualcosa. Donadoni, Bigon e Fenucci sono persone con tanta responsabilità, sono sicuro che non mi chiederanno qualcosa di incredibile da spendere...", risponde, sorridendo.

La stretta attualità racconta invece di un rotondo 0-3 ottenuto a Pescara: "Fa sempre bene vincere una partita, aldilà di come e quanto si vince, specialmente quando poi si va in vacanza per un paio di settimane sapendo che l'ultima partita l'abbiamo vinta".

Un bel modo per festeggiare il Natale.

Grazie Presidente

tutte le notizie di