editoriale

Nessuna rivoluzione, il mercato di gennaio può essere un toccasana

Smaltiti tortellini, cotechini e panettoni, è arrivato il momento di ricominciare: una settimana fa è ripartita la preparazione rossoblù dopo la sosta natalizia, ieri è ricominciato ufficialmente il calciomercato e domani ripartirà anche il...

Giacomo Bianchi

Smaltiti tortellini, cotechini e panettoni, è arrivato il momento di ricominciare: una settimana fa è ripartita la preparazione rossoblù dopo la sosta natalizia, ieri è ricominciato ufficialmente il calciomercato e domani ripartirà anche il campionato, che torna nel vivo con la trasferta di San Siro contro il Milan. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di ripercorrere questo inizio di 2016, che per ora non ha ancora regalato grossi colpi di scena, ma ho impressione che potrà regalare diverse sorprese. La settimana scorsa il Bologna ha cominciato una mini-preparazione atletica, con un programma intenso di doppi allenamenti, basati molto sul lavoro atletico e fisico: tanta corsa per riprendere fiato e rimettersi in moto, tanta corsa che servirà per ritrovare la condizione migliore, che sarà fondamentale con il passare delle settimane: ad inizio stagione si parlava di una squadra fuori forma, chiedendosi cosa avesse sbagliato Delio Rossi nella preparazione estiva. Poi, con il passare delle settimane ci si è accorti che i problemi erano altri: la squadra correva, ma correva male, era poco incisiva e si trovava sempre a rincorrere gli avversari. Con Donadoni le cose sono cambiate dal punto di vista mentale, e anche l'aspetto fisico ne ha trovato giovamento. Ma proprio per questo motivo, non bisognerà assolutamente perdere la brillantezza fisica che si era costruita allenamento dopo allenamento, settimana dopo settimana.

La partitella amichevole di domenica ha fatto vedere un discreto Bologna: certo, il test contro il Mezzolara di Bazzani non può essere considerato di primissimo livello, però ha messo in luce un Destro in ottima forma e un Giaccherini che sembra recuperato totalmente dall'infortunio. Si è rivisto anche Emil Krafth, in attesa di capire se potrà diventare una pedina importante per questa squadra, visto che fino a questo momento di lui ricordiamo solo un brutto infortunio e quaranta minuti senza infamia e senza lode a Carpi. Dicevamo di un buon test, in vista della gara di San Siro contro il Milan: sarà una gara affascinante e, per quanto i rossoneri siano lontani dai primi posti in classifica e non siano più lo squadrone di qualche anno fa, fare punti a San Siro galvanizzerebbe l'ambiente rossoblù. Come detto, ci sarà un Giaccherini in più ed un Brienza in meno, con Donandoni che sembra indirizzato a scelte obbligate, soprattutto in attacco: Destro andrà in cerca del goal dell'ex, e al suo fianco agiranno Giack e Mounier, con il francese che deve tornare ad essere protagonista dopo un periodo altalenante.

Ieri è cominciato anche il mese delle parole, delle voci, delle chiacchiere e dei sogni: è ricominciato il mercato, anche se già da diverse settimane alcuni nomi cominciavano a girare. Si parla dell'imminente arrivo di Floccari che appoggerei in tutto e per tutto, si continua a parlare di Ranocchia, si sogna Calleri anche se le ultime notizie parlano di un rallentamento delle trattative, e sono ancora caldi i nomi di Josè Mauri, Gakpè e Cerci. Devo essere sincero, il mercato invernale mi piace proprio: da spettatore, lo considero divertente da seguire e vivere. Dal punto di vista funzionale alla squadra, invece, se condotto con logica e cognizione di causa, può essere decisamente utile: il Bologna di oggi non ha bisogno di stravolgere la rosa, ha bisogno di aggiungere dei tasselli nelle posizione vacanti, su tutte l'attacco e il ruolo di terzino destro. Per il resto -a meno che non si decida di vendere giocatori che fino a questo momento stanno trovando spazio- non c'è bisogno di fare troppi cambiamenti. Ci penserà Corvino, a puntellare questa rosa. Noi sediamoci comodi e stiamo a guardare: benvenuti nel mese più divertente dell'anno.