editoriale

La Coppa Italia deve essere una priorità

La Coppa Italia? Una grandissima occasione, una grande opportunità, una competizione da non sottovalutare, il desiderio di togliersi una soddisfazione, il volere dimostrare che questa squadra è nella parte destra della classifica ma può...

Giacomo Bianchi

La Coppa Italia? Una grandissima occasione, una grande opportunità, una competizione da non sottovalutare, il desiderio di togliersi una soddisfazione, il volere dimostrare che questa squadra è nella parte destra della classifica ma può giocarsela contro chiunque, lo sgambettare un vecchio amico come Pioli, ma anche farsi notare al calcio italiano come la sorpresa di questi ottavi di finale che, per quanto combattuti siano stati, hanno sempre visto il passaggio del turno delle big che giocavano in casa. Ci sono un milione di spunti attorno a questa partita, che dal mio punto di vista deve essere una priorità del Bologna, un vero e proprio obiettivo. Si gioca in gara secca, lo si fa contro una squadra in salute fisica e mentale, lo si fa in condizione atmosferiche sicuramente non idilliache e con scelte di formazione obbligate. Però... Però mi sembra chiaro anche dalle parole di Donadoni che la scelta sarà quella di andarsela a giocare con la squadra migliore a disposizione e di non sottovalutare l'impegno, perché non ce ne è assolutamente motivo.

Se questa partita si fosse giocata in un momento diverso della stagione, con il discorso salvezza ancora in bilico o con altri fattori ad incidere, forse l'approccio (sbagliato) sarebbe stato quello di chi va a giocare una partita "perché si deve giocare". E invece no, oggi non può essere così. Penso che anche per i giocatori le motivazioni non debbano mancare e non fatichino ad arrivare. Se ci sarà turn-over in alcuni ruoli, chi scenderà in campo dovrà dimostrare di valere il posto da titolare, dovrà fare vedere che qualche chances in più la merita, soprattutto dovesse fare bene contro una squadra attrezzata e in forma come i nerazzurri.

Leggendo i social e facendo qualche chiacchiera, ho la percezione che la gente in città ci creda davvero, in questo passaggio del turno. Sarà l'onda di positività che si è scatenata dopo la vittoria contro il Crotone, sarà che in fondo in questa squadra si crede davvero, sarà che forse il Bologna ha poco da perdere, però ho la sensazione che in tanti, in cuor loro, siano giustamente convinti che oggi si possa fare lo sgambetto all'Inter. C'è carica, c'è adrenalina, c'è anche voglia di vedere questa partita, come testimoniano anche le 400 persone (forse qualcosa in più), che prenderanno la strada per Milano di martedì sera, con la temperatura sotto lo zero e con l'inizio del match alle ore 21. Beh, il calore lo porteranno loro e tutti quelli che faranno il tifo per questo Bologna. Dal punto di vista tecnico, sarà una partita che vedrà di fronte due squadre che stanno vivendo momenti diversi, ma entrambe in fiducia. L'Inter viene da 5 vittorie consecutive (6 nelle ultime 7 partite) e grazie a Stefano Pioli ha rialzato la testa ed è tornata ampiamente in corsa per un posto in Europa. È la solita "Pazza Inter", che può regalare sorprese inaspettate agli avversari, come dominarli per novanta minuti ed umiliarli calcisticamente. Non è lo squadrone del Triplete di Jose Mourinho, ma per valori dei singoli è oggettivamente una delle prime quattro-cinque squadre in Italia, ed è chiaro che il pronostico sarà tutto dalla sua parte. Del Bologna ho già detto nelle righe precedenti, però ribadisco che, nonostante i tanti giovani convocati, i rossoblù possono mettere dalla loro parte la fiducia in se stessi e la consapevolezza nei propri mezzi, oltre alla mentalità di chi si giocherà le sue carte provando a fare un torto alla più quotata avversaria. Sono solo gli ottavi, è vero, ma nelle sfide secche una partita vale come una finale. Tutto può succedere, tutto può accadere. Bisogna crederci, passare il turno non è impossibile.