editoriale

Il nuovo obiettivo è far felici i tifosi

di Mario Giuliante

Redazione TuttoBolognaWeb

Reduce da un derby dell’appennino non entusiasmante con una sconfitta per 1 a 0, il Bologna di Donadoni prepara la sfida interna contro la Roma, seconda forza del campionato. I giallorossi di Spalletti reduci da una bruciante sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, proveranno a fare bene per proseguire la marcia in campionato e rimanere in coda ad una Juve che, nonostante il pareggio contro il Napoli, rimane la candidata per lo scudetto. Dopo la brutta prestazione di Firenze, dove i rossoblu hanno avuto una oggettiva difficoltà nel gioco creando pochissimo e regalando una partita molto lontana rispetto a quella in casa contro il Chievo, la Roma in casa rappresenta una buona occasione per riscattarsi. Dato il valore tecnico dell’avversario, non ci si aspetta la vittoria (mai dire mai!) che pende decisamente in favore dei giallorossi, ma una prestazione decente. Se a Firenze il migliore è stato Antonio Mirante, il quale ha limitato il passivo di gol subiti, domenica ci aspetta qualcosa in più anche dagli altri. Le sensazioni contro la viola non sono state positive, con un Bologna tornato nel periodo buoi dove le difficoltà a costruire gioco erano palesi; la speranza è che sia stato solo un momento.

Il 3-5-2 di Firenze che ha presentato qualche problema ai rossoblu, contro una Roma veloce ed abituata alle ripartenze potrebbe non essere ripresentato. Per limitare situazioni di questo tipo Donadoni dovrebbe tornare ad affidarsi allora al suo 4-3-3, ma le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo. Se rimane l’incertezza del modulo, la sicurezza è quella di vedere in campo i sette undicesimi di Firenze: Mirante, Torosidis, Gastaldello, Maietta, Verdi, Destr,  Krejci. A centrocampo Dzemaili e Nagy potrebbero tornare quasi sicuramente a guidare il centrocampo con un Pulgar candidato principale ad affiancare i due, a discapito di Donsah e Viviani. L’unico dubbio rimane Masina, non al meglio, con Mbaye pronto a sostituirlo. C’è cauto ottimismo attorno anche al recupero di Destro  il quale mercoledì non si è allenato per un lieve affaticamento, ma che dovrebbe prendere parte alla partita.

Di questa partita, tornando indietro di due anni, rimane proprio l’esultanza di Destro sotto il diluvio dopo il gol su rigore che sancì un 2-2 carico di emozioni, con la corsa sotto la curva. In quel gol contro la sua ex squadra c’era tutta la voglia di riscatto contro chi l’aveva scaricato, nel periodo migliore a Bologna dove le critiche erano lontane (praticamente inesistenti) e con il pubblico ad incitarlo a gran voce. Attualmente però non è così e dopo una stagione fatta di alti e bassi, di critiche, infortuni e qualche panchina, far rivivere al Dall’Ara una prestazione di quel genere potrebbe essere effettivamente “tanta roba”. Forse, l’unica cosa che i tifosi vorrebbero è proprio la possibilità di vedere la propria squadra regalare prestazioni buone che perdurino nel tempo e non in maniera altalenante (vedi contro il Chievo). Se la salvezza raggiunta porta con se la mancanza di obiettivi ed un adagiarsi sugli allori a poche partite dalla fine, il nuovo obiettivo è questo: regalare partite all’altezza di chi segue la squadra in casa ed in trasferta, del pubblico che paga il biglietto e va a sedersi sui seggiolini, rimane in piedi in curva o semplicemente va a gustarsi una bella domenica di sport. Se mancano gli obiettivi evidentemente si son fatti male i conti poiché uno è ancora presente. In effetti, “vuoi mettere una bella prestazione e la possibilità di mettere in difficoltà una grande squadra? Ne parlerebbero in tanti e farebbe piacere a tutti poterla vedere e raccontare dopo”; perché adesso il nuovo obiettivo è “far felice il tifoso”.