editoriale

Stasera serve una gara intelligente, e Destro va lasciato in pace

Purtroppo la vittoria di sabato va archiviata in fretta, perchè questa sera si torna in campo e perchè giocare tre partite in una settimana è un “tour de force” abbastanza faticoso. Nonostante le critiche su un primo tempo da dimenticare,...

Giacomo Bianchi

Purtroppo la vittoria di sabato va archiviata in fretta, perchè questa sera si torna in campo e perchè giocare tre partite in una settimana è un “tour de force” abbastanza faticoso. Nonostante le critiche su un primo tempo da dimenticare, nonostante l'idea che se il Carpi non fosse rimasto in 10 non l'avremmo mai raddrizzata, nonostante Destro continui a non fare goal e Rossi a detta di molti non sia l'allenatore giusto per questa squadra, proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno dopo una vittoria. Siamo tornati a vincere, e lo abbiamo fatto nel modo più bello, con un goal al novataquattresimo che ha fatto esultare tutti di gioia e ci ha permesso di abbandonare l'ultimo posto in classifica. È vero che il Bologna ha faticato più del previsto e nel primo tempo è stato a tratti imbarazzante, ma le polemiche e le critiche adesso non servono: godiamoci l'esultanza di Masina, l'urlo della curva ed il sospiro di sollievo per questi tre punti catturati in extremis. Ecco quindi che non sono d'accordo con le continue critiche verso Rossi, che sono arrivate anche dopo l'ultima vittoria. Sia chiaro, anche io ero dell'idea -non più di una settimana fa- che Rossi dovesse essere esonerato, e adesso non voglio certo rimangiare quello che ho detto. Però, se il Bologna vince, del resto non mi importa più. Penso che Rossi sia in difficoltà, ma mi auguro anche che la vittoria di sabato, per come è arrivata e per il significato psicologico che ha il non vedersi più all'ultimo posto in classifica, possa essere un punto di svolta per il Bologna. E se questo punto di svolta avesse Delio in panchina, poco importa: quello che conta è il Bologna, e sono i risultati della squadra.

Se da un lato penso che non abbia un gran senso criticare il Bologna per la gara di sabato, sono anche però cosciente del fatto che i tre punti catturati contro il Carpi non abbiano di certo risolto i problemi. Però, sono proprio vittorie come queste che possono essere il crocevia del campionato, e non penso sia nemmeno un male giocare subito dopo pochi giorni. L'avversario che ci troveremo di fronte, è sicuramente uno dei più complicati da affrontare, però bisogna provarci, cavalcando l'onda psicologica della vittoria arrivata nel finale. L'Inter ad inizio stagione era partita fortissimo poi ha rallentato il suo cammino, ma questo non nasconde il fatto che sia una squadra forte che verrà al Dall'Ara per portare a casa il bottino pieno. Che partita dovranno fare i rossoblù questa sera? Non potranno certo aspettare l'avversario e chiudersi nella loro metà campo, altrimenti il goal lo prenderanno davvero. Dovranno provarci e attaccare alti, consapevoli del fatto che questa Inter è più attrezzata, ma ha anche dei limiti, soprattutto in fase difensiva. La qualità a centrocampo e in attacco non si discute e non c'è paragone tra le due rose, ma perchè partire battuti? Se il Bologna riuscirà a fare una gara intelligente, scendendo in campo con la consapevolezza di dovere dare più del massimo, allora potrà giocarsi le sue carte. E a fine gara, se i rossoblù avranno dato tutto quello che avevano, nessuno potrà rimproverare nulla. Chiudo con una parentesi su Destro, visto che non passa giorno senza il quale non venga criticato o messo sul banco degli imputati. È vero, zero goal in nove partite sono un bottino da dimenticare, ma proviamo a lasciarlo in pace e a non guardare sempre e solo la sua prestazione anche di fronte ad una vittoria. Rossi ieri ha detto che se si chiamasse diversamente non avrebbe addosso tutte queste pressioni. Parole vere e condivisibili, che stanno anche a significare che il mister crede nelle sue qualità, anche se adesso sembrano scomparse. Non è così, sono solo nascoste. Aspettiamolo, arriverà. Dopo i titoli saranno tutti per lui.