editoriale

Confermare quanto di buon fatto a Roma

di Mario Giuliante

Redazione TuttoBolognaWeb

Dalla serata dell’Olimpico, lunedì sera, si attendevano risposte da parte del Bologna, legate in particolare alla capacità di ritrovare quella mentalità e quella lucidità espresse in precedenza e per un po’ andate smarrite. Donadoni attendeva dai suoi giocatori una prova di carattere, un qualcosa che non facesse pensare ad una eventuale crisi che potesse aleggiare intorno ai rossoblu. Un banco di prova importante la partita contro i giallorossi di Spalletti, dove poter trovare queste risposte (senza non qualche pressione) e allo stesso tempo provare a strappar via un risultato positivo. Donadoni ha trovato tutto questo dalla sfida contro la Roma e, seppur qualcuno abbia storto il naso nel vedere la formazione che aveva schierato e con la possibilità di poter soccombere ulteriormente  con un’altra sconfitta dopo quella in casa contro l’Hellas Verona, ha avuto ragione. Bisognava ritrovare il coraggio di poter disputare una grande prestazione contro una grande squadra, facendo i conti con le tante assenze e mettendo in campo la miglior formazione che al momento era possibile schierare. Aver visto Rizzo correre come mai aveva fatto durante il campionato, Floccari interpretare al meglio sia la fase offensiva che difensiva (e Floccari non è Destro), Zuniga centrocampista e centravanti con tanto di assist per il gol di Rossettini e quest’ultimo autore di un’ottima prestazione nel reparto difensivo, ha fatto capire quanto Donadoni tenesse a questa partita e abbia lavorato per preparare al meglio, un po’ per calmare le acque ed un po’ anche per fare bella figura davanti al patron Joey Saputo. Tutto ciò è avvenuto contro una Roma non rinunciataria sicuramente, che ha provato più volte a trovare il gol, facendo tremare spesso e volentieri la porta di Mirante il quale, ha saputo rispondere al meglio contro le offensive giallorosse (e per questo francamente, guardando tutta la stagione che ha disputato, una chance in Nazionale è più che dovuta). Quanto fatto di buono a Roma deve trovare oggi ulteriori conferme contro il Torino, per far capire che il periodo burrascoso di pareggi e sconfitte senza gol è alle spalle e per chiudere definitivamente il discorso salvezza. Mister Donadoni ritrova Giaccherini ed insieme a lui il 4-4-3. Convocati anche Taider e Gastaldello ma forse non del tutto arruolabili dal primo minuto, a differenza di Donsah non convocato (affaticamento all’adduttore per lui con il rientro previsto per fine aprile). Potrebbe trovare conferma a centrocampo Matteo Brighi che a Roma non ha sicuramente sfigurato, con il solito Diawara di fianco a lui e l’opzione Zuniga a comporre i tre di centrocampo, lasciando spazio davanti a Rizzo, Floccari e Giaccherini. Un Torino che arriverà al Dall’Ara senza grandissime ambizioni, forte del dodicesimo posto in classifica e proprio davanti ai rossoblu per sole due lunghezze, che sicuramente cercherà di mettere in difficoltà la squadra di casa per provare a racimolare punti utili a destare maggior tranquillità nel discorso salvezza. Attenzione sicuramente a Belotti, uno degli uomini più in forma di Mister Ventura, ma in generale alla squadra che ha ritrovato solidità dopo le due vittore contro Inter e Atalanta.

A sole sei partite dalla fine del campionato, compresa quella di oggi, il Bologna può consolidare la salvezza e provare a raggiungere l’obiettivo che si è prefissato a livello di classifica, come indicato ieri da Donadoni in conferenza stampa. I numeri ci sono per concludere al meglio una stagione che non era iniziata nel migliore dei modi. Notizia importante anche quella data in settimana da Claudio Fenucci, in occasione del rinnovo della sponsorizzazione tra Faac e la stessa società rossoblu, circa la conferma di Donadoni come l’allenatore che siederà la prossima stagione in panchina (ma grandi dubbi non ve ne erano) allontanando eventuali voci che lo davano in partenza in estate…anche perché “We are one” e Donadoni è uno di noi.