Il Bologna esce dal Ferraris con un buon punto, figlio di una prestazione veramente importante. Non ricordo da tempo immemore un Bologna che gioca in casa e in trasferta con la stessa intensità, tenacia e pericolosità. Le squadre che giocano in casa e affrontano il Bologna, tendono quasi a giocare di rimessa. Lo dimostra il dato quasi schiacciante del possesso palla della squadra rossoblu rispetto agli avversari. 5 partite, 8 punti e sesto posto ex aequo con la Roma. Davvero una bella classifica specie se si pensa da dove il Bologna è ripartito dall’arrivo del tecnico Mihajlovic.
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Buon Bologna, ma c’è rammarico per i punti persi
di Gionni Forlenza
Il Bologna arriva tantissime volte sotto porta ed è tra le squadre che più tira in porta nel corso del match. Analizzando però questi dati sicuramente positivi, va indubbiamente migliorato l’aspetto della concretezza, del cinismo. 3 partite su 5 dove il Bologna ha raccolto appena 2 punti su 9 disponibili giocando in superiorità numerica, a Verona e in casa con la Roma e stasera sbagliando un rigore, devono far riflettere per arrivare nel proseguo di questo campionato a ridurre gli errori nelle conclusioni e a cercare di fare sempre la scelta migliore. Forse la trasferta di Verona è quella dove si può recriminare di meno in quanto il Bologna pur giocando, ha fatto fatica a trovare gli spazi giusti e a rendersi pericoloso. Sicuramente, il punto perso contro la Roma a tempo praticamente scaduto in superiorità numerica e il rigore sbagliato da Sansone che di fatto ci ha tolto 2 punti, gridano sicuramente vendetta. A 11 punti sarebbe stato terzo posto con l’Atalanta. A 10 punti sarebbe stato quarto posto solitario e con 9 punti, quarto posto assieme al Napoli. Punti lasciati per strada che non si possono più raccogliere. Ogni lasciata è persa come dice un antico detto! Se il Bologna vuole veramente crescere, deve farlo anche attraverso la concretezza e non solo col bel gioco.
Ieri sera su 14 tiri totali, solo 3 nello specchio se si considera anche la traversa di Sansone. Soriano continua a mangiarsi dei gol sotto porta quasi a colpo sicuro. Deve tirare 3-4 volte per realizzare un gol. Orsolini palla al piede, quasi sempre si accentra e calcia con il mancino verso la porta. Preso dalla corsa e da un pizzico di frenesia, non scarica quasi mai la palla ad un suo compagno. Poter parlare di questo, è di certo un gran passo avanti della squadra rispetto all’era Donadoni e soprattutto Inzaghi. Domenica c'è la trasferta insidiosa, ma alla portata, di Udine. Non sarà con questo gioco impossibile rientrare dal Friuli con i 3 punti; a patto là davanti di sprecare meno e di giocare più da squadra e meno sulle giocate individuali di Orsolini e Sansone. I 3 cambi disponibili, vanno gestiti meglio. Un cambio va bene tenerselo per gli ultimissimi minuti ma 2 cambi su 3 non devono essere troppo tardivi a 5-8 minuti dal termine. Quando una squadra avversaria si mostra più stanca del Bologna, ecco che una panchina lunga e di qualità, può far male all’avversario. Insomma, bella classifica, gran bel Bologna ma alcuni aspetti vanno registrati, migliorati. Avanti tutta e peccato non aver regalato i 3 punti nel giorno del compleanno di Saputo, ai 500 tifosi che di mercoledì sera sono andati a Genova, alla piazza intera ancora rammaricata per la prima sconfitta stagionale in casa contro la Roma. Chiudo facendo i complimenti a Medel - veramente mostruoso a centrocampo dove contro il Genoa non ha sbagliato una virgola - e alla difesa, nessun errore grave e reparto che ha dato sicurezza e ha tolto spesso tempi di gioco e inserimento degli avanti genoani.
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