editoriale

Bravo Maietta, vero uomo squadra

Ho apprezzato molto le parole che ha usato ieri Maietta in conferenza stampa: “Ad Avellino siamo stati presuntuosi e abbiamo pensato di essere più forti. Alla fine, questo atteggiamento si è rivoltato contro di noi”. Il...

Giacomo Bianchi

Ho apprezzato molto le parole che ha usato ieri Maietta in conferenza stampa: “Ad Avellino siamo stati presuntuosi e abbiamo pensato di essere più forti. Alla fine, questo atteggiamento si è rivoltato contro di noi”. Il centrale rossoblù è stato schietto, diretto ed essenziale, e non ha risparmiato nessuno, dall'attacco alla difesa. Senza citare nuovamente quanto ha detto, ha accusato il reparto arretrato perchè è stato disattento sul goal subito (è stata l'ennesima rete presa da palla ferma; l'ultima era stata solo una settimana prima contro il Frosinone, ma anche a La Spezia si persero due punti nel finale per via di un errore di questo tipo) e ha tranquilizzato tutti sul fatto che prima o poi le punte si sbloccheranno e torneranno a segnare. Cacia e Acquafresca, proprio loro: sulla carta potrebbero essere, visti i trascorsi e l'esperienza accumulata, una delle migliori coppie-goal della cadetteria. E invece così non è, fanno una gran fatica, non vedono mai la porta, e quando la vedono non sono bravi a concretizzare le occasioni create. Stanno attraversando un momento difficile, che però dura da troppo tempo: con queste premesse è inevitabile pensare a dei rinforzi in attacco. Rinforzi che sono necessari, perchè con questa media gol, e senza un attaccante di peso che garantisca più di quindici reti al termine della stagione (e nessuno dei due, al momento, sembra dare queste certezze), il cammino verso la serie A non è certo agevolato. E così toccherà a Corvino trovare l'uomo giusto per questo Bologna: il nuovo direttore sportivo dovrà fare delle scelte mirate e convincenti, e arrivare ad una soluzione il prima possibile. Vero che il campionato ripartirà solamente il 17 di gennaio, ma è altrettanto vero che per inserire un giocatore in un contesto di gioco, servono tempo e allenamenti e non si può pensare di ritardare questa necessità. Personalmente ho grandissima stima di Corvino -come l'avevo di Fusco- e sono certo che la sua esperienza possa dare sicurezza e certezze alla società.Tornando a Maietta, ha poi parlato anche dell'operato di Diego Lopez, sollevandolo da ogni responsabilità se i risultati non arrivano, ed evidenziando come la colpa sia di chi scende in campo. È un rapporto solido e forte, quello che si è creato tra il mister e i suoi ragazzi, un rapporto che è cresciuto con il tempo e che può essere la vera forza della squadra. Saranno però i risultati a decidere le sorti dell'allenatore, e se questi dovessero continuare a mancare, la proprietà sarà portata a fare delle scelte. Rimango comunque dell'idea che sia prematuro pensare di allontanare Lopez, servirà ancora del tempo prima di metterlo in discussione.La partita di domani, sarà dunque fondamentale per il Bologna. È una frase ridondante e ripetitiva, che accompagna ogni gara dei rossoblù, ma penso che il match contro la Pro Vercelli possa diventare, più di altri, un punto chiave della stagione: se il Bologna dovesse vincere, tornerebbe a muovere la classifica e la “crisi” che si sta attraversando potrebbe essere dimenticata. Se invece si dovesse andare in contro ad una sconfitta, le cose si complicherebbero malamente, anche solo per il fatto che si verrebbe superati dalla Pro, ci si allontanerebbe dalla vetta e ci si ritroverebbe risucchiati in mezzo alla classifica. È Natale, di regali se ne sono fatti fin troppi. Domani, per una volta, forse è meglio riceverli che farli.