editoriale

Bologna, l’aria si fa pesante

Il terzo ko di fila sancisce definitivamente la difficoltà del Bologna, appuntamento con la vittoria rimandato e aria sempre più pesante attorno alla squadra

Giacomo Bianchi

No, non me lo sarei mai aspettato. E con me penso che non se lo sarebbe aspettato la maggior parte dei tifosi e degli addetti ai lavori che seguono e che vivono la quotidianità rossoblù. Il Bologna non si presentava alla gara di ieri sera come la squadra più in forma del campionato, ma ero convinto che la sosta pasquale fosse servita a Donadoni e ai suoi giocatori per ricaricare le pile ed affacciarsi alla fase finale della stagione nel migliore dei modi. E invece, è come se non fosse cambiato nulla rispetto a quindici giorni fa, e forse è proprio questa la cosa più sconfortante. Non mi fa rabbia la sconfitta in sè, e non mi dispero del fatto che la squadra non sia riuscita a battere un Verona ormai retrocesso: la cosa che più mi preoccupa è il continuo momento di “stallo” psicologico che stanno vivendo i rossoblù. Fatico a spiegarmi come sia possibile che, dopo due sconfitte consecutive e dopo un periodo grigio, la squadra non sia riuscita a trovare le energie fisiche e mentali, né la spinta psicologica giusta per battere l'ultima della classe. Ah, a proposito: applausi a questo Verona, che è venuto al Dall'Ara senza niente da perdere, ha fatto la sua partita onesta e, senza strafare, ha schiacciato il Bologna ed ottenuto la terza vittoria in questa stagione.

Forse il fatto di giocare liberi di testa facilita il compito a Del Neri e ai suoi giocatori, che sono giustamente tornati a casa con tre punti in più. La testa libera, teoricamente, dovrebbe averla anche il Bologna, ma la sensazione è che l'aria all'interno dell'ambiente rossoblù si stia appesantendo col passare delle settimane e con il rimandare continuamente la vittoria. Mancano ancora sette partite alla fine del campionato, e la speranza è che in città non cominci a serpeggiare la voce del “speriamo che questo campionato finisca il prima possibile”. Dispiace, onestamente, perchè i rossoblù hanno disputato una parte centrale di stagione meravigliosa, e allora sarebbe veramente un peccato chiudere male l'anno con una serie di risultati negativi, che potrebbero lasciare ai postumi la solita stagione mediocre. Cosa che, fino a questo momento, non è stata. Il Bologna è veramente in crisi? Si. No. Boh. Forse. In questo momento non sono in grado di dare una risposta a questa domanda, però penso che avremo qualcosa di un po' più chiaro e definitivo lunedì prossimo, dopo la gara contro la Roma. Certo, andare a vincere all'Olimpico sarà proibitivo ed improbabile, ma a mio parere sarà importante vedere la reazione della squadra e capire con quale atteggiamento si presenterà in campo dopo la deludente gara di ieri sera. Se vedremo una squadra volenterosa e che fornirà una prestazione soddisfacente, -anche in caso di eventuale sconfitta-allora escluderei l'ipotesi “crisi”. Se invece vedremo per la quarta volta consecutiva una squadra contratta, rinunciataria e in deficit fisico e psicologico, allora forse sarà davvero il momento di cominciare a farsi qualche preoccupazione in più in vista delle ultime partite di campionato.

Si dimentichi in fretta questa serata, salvando le pochissime cose buone che ci sono state e cercando di tornare ad essere quelli di gennaio ed inizio febbraio. La condizione fisica forse non aiuterà, ma c'è bisogno di salvare una stagione: prima sul campo, visto che qualcuno ancora si chiede se la permanenza in serie A sia poi così sicura, e poi anche per i posteri. Non è stata la “stagione mediocre”, è stata un'annata divertente ed a tratti anche entusiasmante. E per ricordarsi di questo anche tra qualche anno, bisognerà chiudere nel migliore dei modi questo campionato.

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