editoriale

Bologna dignitoso a Roma, la sconfitta ci può stare

Perdere a Roma ci può stare, soprattutto se ti chiami Bologna e affronti una delle squadre più in forma del campionato. Perdere a Roma ci può stare, soprattutto se sei in difficoltà dal punto di vista numerico, hai alcuni dei tuoi uomini...

Giacomo Bianchi

Perdere a Roma ci può stare, soprattutto se ti chiami Bologna e affronti una delle squadre più in forma del campionato. Perdere a Roma ci può stare, soprattutto se sei in difficoltà dal punto di vista numerico, hai alcuni dei tuoi uomini chiave fuori per infortunio e squalifiche e quindi devi fare delle scelte diverse da quelle che forse avresti fatto nel caso in cui tutti fossero stati bene. Perdere a Roma ci può stare, perchè probabilmente i giallorossi fino alla fine del campionato daranno fastidio alla Juventus per interrompere questo monologo bianconero. Perdere a Roma ci può stare, perchè se contro hai Salah, Dzeko, Perotti, De Rossi e così via, devi mettere in conto l'eventuale sconfitta. Insomma, perdere a Roma ci può stare, e non vogliono essere degli alibi i discorsi fatti fino ad ora. Sono puramente delle constatazioni. Ma nonostante questo, ancora una volta il Bologna ha giocato, ha fatto la sua onesta partita rischiando di passare in vantaggio con Krejci e avendo dunque la possibilità di indirizzare subito la gara. Ma l'occasione è sfumata, e con il passare dei minuti è venuta fuori la Roma e siamo stati puniti nel modo forse più scontato di tutti, in un episodio che è l'emblema della partita: Perotti (che simboleggia la qualità e la concretezza giallorossa) batte Ferrari con troppa facilità (simbolo della giovinezza e della poca esperienza del Bologna di ieri), crossa al centro dove Salah calcia in porta e inspiegabilmente Masina (simbolo della sfortuna, ma anche della scelleratezza) entra in scivolata indirizzando una palla che sarebbe stata raccolta facilmente da Da Costa. Esperienza e qualità da una parte, ingenuità e sfortuna dall'altra, ecco il riassunto di Roma- Bologna di domenica sera.

Nonostante questo, il Bologna non si è disunito e ha continuato a giocare, anche se di fatto non ha mai messo veramente in difficoltà la retroguardia della Roma. E così, nel secondo tempo sono arrivati altri due gol, ancora una volta più per demeriti nostri che per meriti altrui: il disimpegno sbagliato della difesa ha aperto le porte a Strootman per l'assist per Salah, e ancora una volta la disattenzione dei centrali sulla palla ribattuta da Da Costa, ha fatto sì che l'egiziano facesse tripletta e si portasse a casa il pallone. Guardando attentamente, dunque, e traendo delle conclusioni su questa partita, è stato evidente come la Roma non abbia giocato una gara superlativa, ma sia stata cinica e si sia comportata da grande squadra quale è, sfruttando gli errori degli avversari per segnare 3 goal e portare a casa tre punti. Io comunque cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e di prendere ciò che di buono c'è stato in questa gara, ovvero il fatto che ancora una volta il Bologna non si sia piegato all'avversaria ma abbia giocato una partita positiva, e forse il 3-0 è fin troppo esagerato e tondo come risultato: lo hanno detto Dzemaili e Viviani a fine partita, lo ha detto anche Roberto Donadoni. Ora bisogna analizzare gli errori, bisogna guardare in faccia la realtà e ripartire, consapevoli che c'è tanto da migliorare ma che ci sono anche delle basi solide sulle quali fare affidamento, che non possono essere scalfite da una sconfitta all'Olimpico o da un periodo negativo. Tra quindici giorni si affronterà un Palermo in grande difficoltà, e lo si farà con Destro dal primo minuto e con il rientro di Gastaldello. Intanto godiamoci queste due settimane, cercando di resettare, cercando di recuperare fisicamente e di metabolizzare le delusioni di queste ultime domeniche. Forse la sosta arriva nel momento migliore, forse nessuna sosta fu tanto sperata in casa rossoblù.