Il coach ha parlato della difficoltà di gestire il gruppo in momenti simili: "Sì la gestione del gruppo è davvero complicata. Gli sportivi sono persone, hanno una vita anche esterna al palazzetto e alla palestra. C’è questo sentimento misto tra preoccupazione e il dovere di preparare le partite eventuali del weekend. In questo momento si sta navigando a vista. Mi auguro che ci siano delle decisioni più sicure che possano permettere di mantenere la calma e poi eventualmente di ripartire. Gli stranieri sono la componente più delicata. Per quanto puoi spiegare la situazione, venendo da fuori, faticano sempre a comprendere a pieno le disposizioni. Se a questo si aggiunge la preoccupazione diffusa del rischio di non poter tornare a casa, ecco che la situazione si complica ulteriormente. È difficile dare delle spiegazioni e tranquillizzare tutti. Bisogna poi fare anche attenzione a non sminuire il problema. Non è semplice. Siamo tutti esseri umani e le reazioni sono per forza di cose differenti".
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