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Scheda tattica: la Lazio di Reja

Dal momento del ritorno di Edy Reja sulla panchina biancoceleste la Lazio ha ricominciato a marciare a passo spedito pur non riuscendo a completare la rincorsa ad un posto nelle competizioni europee. L’esperto tecnico friulano ha ridato...

Redazione TuttoBolognaWeb

Dal momento del ritorno di Edy Reja sulla panchina biancoceleste la Lazio ha ricominciato a marciare a passo spedito pur non riuscendo a completare la rincorsa ad un posto nelle competizioni europee. L’esperto tecnico friulano ha ridato solidità al gruppo e compattezza al gioco utilizzando come modulo base il collaudato 4-3-3 pur non evitando di ricorrere a stratagemmi innovativi soprattutto quando privo di Klose per infortunio. Per alcune giornate infatti Reja ha deciso di applicare la tattica del falso centravanti impiegando il centrocampista Mauri in posizione avanzata ed ottenendo ottimi risultati in fase realizzativa. Nelle ultime giornate la formazione si schiera anche spesso con il 3-4-3 ma senza modificare mai la spina dorsale che è formata dal portiere Berisha, dai difensori Biava e Cana e dai centrocampisti Ledesma e Biglia con quest’ultimo particolarmente duttile a livello tattico in quanto utilizzabile anche come mezzala. La retroguardia può quindi essere a tre o quattro uomini con l’inserimento di Dias o Novaretti nel primo caso o l’impiego di Radu, Pereirinha o Konko nel secondo mentre a centrocampo trova ampio spazio anche Onazi, uomo di sacrificio molto utile in una formazione che punta tanto sull’atletismo e sulla capacità di occupare spazio in campo. Senza dimenticare il dinamismo di Gonzalez. Se il jolly della Lazio è sicuramente Lulic, giocatore in grado di ricoprire praticamente tutti i ruoli a parte il portiere, la stella a livello tecnico è Candreva che con la sua tecnica e rapidità di esecuzione è chiamato ad accendere la luce del gioco. I suoi compagni d’attacco spesso sono giovani talenti in rampa di lancio come Keita o Anderson che cercano di ricavarsi il loro spazio a differenza di altre delusioni come Perea, Kakuta o Postiga. Dalla cessione di Hernanes evidentemente alla Lazio manca qualcosa sul piano della fantasia e della costruzione delle occasioni da gol, Candreva non può fare tutto il lavoro del brasiliano, ma Reja ha chiesto al gruppo di applicarsi atleticamente e tatticamente per sopperire alla mancanza.