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Scheda tattica: la Juventus di Conte

La sensazione sempre più netta è che la Juventus stia giungendo inevitabilmente alla fine di un ciclo soprattutto a causa del tipo di gestione autoritaria di Antonio Conte che non può avere una vita particolarmente lunga...

Redazione TuttoBolognaWeb

La sensazione sempre più netta è che la Juventus stia giungendo inevitabilmente alla fine di un ciclo soprattutto a causa del tipo di gestione autoritaria di Antonio Conte che non può avere una vita particolarmente lunga all'interno di uno spogliatoio. I risultati di questi anni danno ragione alle scelte della dirigenza bianconera ma la mancanza di peso in Europa dimostrano anche quanto sia limitata l'ottica dei vertici del club che danno ancora enorme peso alla conquista dello Scudetto. Quest'anno Conte ci sta provando abbandonando il sogno di applicare il 4-3-3 e ripristinando al suo posto un più italiano 3-5-2 che consenta di non subire gol e poi pensare a farne. Davanti ad un Buffon ormai ombra del campione del passato si dispongono così ancora Bonucci, Barzagli e Chiellini a formare una linea fisicamente imponente ma non troppo reattiva se presa in contropiede. I problemi più importanti per la Juventus però sono sugli esterni visto che a sinistra agisce un adattato Asamoah mentre a destra l'alternanza tra Isla e Lichtsteiner dimostra non solo una fiducia limitata nei mezzi di entrambi ma anche una pericolosa propensione all'infortunio: se c'è un reparto in cui intervenire già a gennaio è questo. Il cuore della mediana gode di quattro interpreti importantissimi come Pirlo, Vidal, Pogba e Marchisio con quest'ultimo troppo spesso relegato in panchina per assenza di spazio ed il primo apparentemente sempre più destinato ad andare in scadenza di contratto a giugno. Si tratta però al momento di una zona del campo in cui non manca davvero nulla. Il nuovo attacco bianconero può poi contare non solo su un Tevez goleador come ai tempi d'oro ma anche su un Llorente atteso per qualche settimana di troppo ma oggi forse uomo davvero decisivo nello spostare gli equilibri non solo con i gol ma anche con le giocate di fisico ed intelligenza al servizio della squadra. In pratica anche quest'anno la Juventus si presenta come la squadra più forte della Serie A anche se non è più quella corazzata inarrestabile degli anni precedenti.