avversario

Scheda tattica: l’Inter di Mazzarri

L’Inter è probabilmente la squadra che ha subito maggiormente la pressione della fase del mercato, ma anche quella che ne ha tratto maggiore giovamento. Tra metà dicembre e fine gennaio infatti i nerazzurri di Mazzarri hanno...

Redazione TuttoBolognaWeb

L'Inter è probabilmente la squadra che ha subito maggiormente la pressione della fase del mercato, ma anche quella che ne ha tratto maggiore giovamento. Tra metà dicembre e fine gennaio infatti i nerazzurri di Mazzarri hanno inanellato una serie di delusioni che ne hanno compromesso gli obiettivi stagionali, ma poi il tecnico toscano ha iniziato a lavorare su un nuovo concetto di squadra che permettesse all'ultimo arrivato Hernanes di esprimersi al meglio. Ecco allora che il brasiliano è stato inserito nel classico 3-5-2 come interno destro di centrocampo come dirimpettaio di Guarin per alzare il tasso tecnico della mediana e fornire a Cambiasso una seconda alternativa di passaggio in uscita dalla difesa. Da segnalare però che l'ex laziale possa essere anche un'importante arma tattica in grado di trasformare lo schieramento dell'Inter in un 3-4-3 affiancando l'esperto argentino davanti alla difesa con compiti più da centrocampista puro. Non ha avuto invece un impatto così importante l'altro acquisto D'Ambrosio che è diventato semplicemente un'alternativa all'ottimo Nagatomo visto finora sulla fascia sinistra mentre a destra Jonathan ha confermato i progressi di inizio stagione relegando Zanetti al ruolo di riserva. Finalmente però l'Inter ha anche trovato un uomo in grado di condividere con Palacio il peso del reparto offensivo riscoprendo almeno in parte i motivi che avevano indotto Moratti a spendere 12 milioni di euro per rilevare il cartellino di Icardi. In questi mesi invece si è sostanzialmente confermata sui suoi livelli di alta affidabilità anche la difesa nerazzurra che, giostrando tre uomini tra Campagnaro, Ranocchia, Rolando, Samuel e Jesus, ha trovato una quadratura del cerchio che consente a Handanovic di non correre troppi pericoli. Come sempre però il progetto di Mazzarri ha mietuto anche qualche vittima lasciando indietro giocatori che non hanno saputo dare continuità alle proprie prestazioni e sono quindi finiti nel dimenticatoio: è il caso dei giovani Alvarez, Kovacic e Taider. Le armi a disposizione dell'Inter, come di ogni squadra di Mazzarri, sono ormai arcinote: reparti stretti e ripartenze fulminanti, ma attenzione anche ai cali di tensione sofferti nel corso della partita.